Coronavirus: “Per l’ennesima volta un’epidemia virale fa il salto di specie, il divieto di consumare animali selvatici a Wuhan è un’ammissione di colpa”

"Per l’ennesima volta un’epidemia virale fa il salto di specie e colpisce l’uomo nel momento in cui cattura in natura, tiene in cattività e uccide specie selvatiche per cibarsene"
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La decisione delle autorità locali di Wuhan, primo focolaio della pandemia di Covid-19, di vietare il consumo di animali selvatici per cinque anni è un’ammissione di colpa. Molta strada occorre fare affinché l’umanità instauri una relazione armoniosa con gli animali. E cinque anni sono niente in questa direzione. Per l’ennesima volta un’epidemia virale fa il salto di specie e colpisce l’uomo nel momento in cui cattura in natura, tiene in cattività e uccide specie selvatiche per cibarsene. Occorre ripensare l’intero sistema alimentare a livello globale: solo una dieta vegetariana può garantire a tutti, anche alle popolazioni più povere, un corretto uso del suolo, il rispetto degli animali, la sostenibilità ambientale”. Lo afferma Massimo Comparotto, presidente dell’Oipa Italia – Organizzazione Internazionale Protezione Animali.

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