Oggi l’Italia si risveglia nel primo giorno di Fase 2 dell’emergenza Coronavirus, di allentamento delle misure di contenimento.
Secondo un’indagine della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, sono 4,4 milioni i lavoratori che da oggi, secondo quanto stabilito dal DPCM del 26 aprile, riprenderanno la propria attività lavorativa, mentre 2,7 milioni continueranno a restare a casa in attesa di successive misure governative. Su 100 rimasti a casa per effetto dei provvedimenti di sospensione delle attività, ben il 62,2% potrà tornare al lavoro. La ripresa però avrà effetti inattesi. Coinvolge soprattutto lavoratori over 50 – proprio la classe di età più esposta al rischio di contrarre la malattia da coronavirus in forma grave -, rispetto ai giovani, interessa maggiormente il Nord Italia, più esposto al contagio in questi due mesi di emergenza, e favorisce i lavoratori dipendenti a discapito degli autonomi.
A Milano una fila di un centinaio di persone si è creata alla Stazione Centrale per passare i controlli prima di accedere al treno delle 07:10, il primo dei tre Frecciarossa che oggi collegano la città con Roma e terminano a Napoli. Una fila ordinata e distanziata. Il treno è partito con soli 4 minuti di ritardo e senza che si registrasse alcun problema. Da oggi, oltre ai comprovati motivi di lavoro e per urgenti motivi sanitari si può infatti viaggiare extra regione anche per tornare alla propria residenza. Per consentire di mantenere le distanze di sicurezza e quindi l’alternanza del posto è stata messa in vendita solo una parte dei posti disponibili.
Tra Lecco e Milano nel primo giorno della Fase 2 dell’emergenza coronavirus i treni erano quasi vuoti: la corsa numero 10827 della linea suburbana S11, una delle più frequentate dai pendolari in tempi normali, è partita puntuale alle 06:39 dal capoluogo lecchese con pochissime persone a bordo e alcune carrozze vuote delle 6 che compongono il convoglio. Nelle stazioni gli annunci ricordano di non fare assembramenti e sul treno sono presenti avvisi sulla necessità di indossare mascherina e guanti.
Torino si è risvegliata nel traffico: stamani le auto sono tornate a riempire in grande quantità le strade del centro storico in quella che, con l’inizio della Fase 2, è ridiventata l’ora di punta. I negozi restano chiusi con la sola eccezione dei minimarket e qualche bar e caffetteria che praticano il food delivery. Quasi tutti i passanti, in strada, indossano la mascherina. Runner e proprietari di cani non hanno perso tempo e da subito hanno rimesso piede nel Parco del Valentino.
E’ aumentato rispetto ai giorni scorsi il traffico sulla A1 nel tratto che collega la Lombardia e l’Emilia, cioè nella zona più colpita dal Coronavirus. Ad essere cresciuta nel primo giorno della Fase 2 è soprattutto la presenza di automobili, che nella fase 1 erano praticamente scomparse sull’autostrada. Il passaggio di mezzi si è intensificato in particolare in direzione Sud.
Più movimento del solito, ma nessuna folla, in centro a Bologna nel primo giorno di riaperture della fase 2 della pandemia. Per salire sui mezzi pubblici non ci sono code. Le persone in giro, ancora poche in una città che si sta svegliando, indossano tutte le mascherine e i guanti.
Sono scattate a Roma le nuove misure di sicurezza per l’avvio della Fase 2: controlli nei principali snodi ferroviari, ai capolinea di bus e fermate metro. Sotto la lente anche parchi, ville storiche e l’esterno dei locali che potranno riaprire per la vendita d’asporto. Massima attenzione a eventuali assembramenti che possono crearsi ora che si sono allentate le maglie dei divieti e più persone ritornano a circolare.
Effettuati controlli dalle prime ore del mattino nelle principali stazioni della città per verificare arrivi e partenze, come anche in scali aeroportuali, marittimi e sulle strade di ingresso e di uscita. Massima l’attenzione anche ai capolinea dei bus e stazioni metro. Da oggi bus e metro potranno circolare fino alle 23:30 ma la capienza di ogni mezzo è ridotta. Si allunga l’orario di chiusura dei negozi, fissato alle 21:30, per chi può aprire. Riaprono anche i parchi. Saranno consentite passeggiate e jogging, rispettando le distanze di sicurezza ed evitando assembramenti, mentre rimarranno chiuse le aree gioco per bambini.
Nella Capitale si vedono più auto in giro e più passeggeri in transito alla stazione Termini, con l’avvio della Fase 2 dell’emergenza coronavirus. Nello scalo romano si registra un maggior flusso di persone rispetto alle scorse settimane, ma al momento la situazione è “scorrevole”. Lieve intensificazione del traffico in alcune strade della città, in particolare Salaria, Prenestina, sulla via Cristoforo Colombo in direzione Roma e sulla Tangenziale est.
Tutto pronto alla Stazione centrale di piazza Garibaldi a Napoli per i controlli su passeggeri in arrivo e in partenza. Particolare attenzione sul primo Frecciarossa, il 9515, partito da Milano alle 07:10 e previsto in Stazione alle 13:06. Medici della Asl e uomini della Protezione civile con tute protettive bianche, guanti, mascherine e visiera misureranno la temperatura e in caso di necessità sottoporranno i viaggiatori a un kit rapido. Chi viene dal Nord dovrà aver avvisato comune di residenza, Asl e medico di base e si dovrà sottoporre a quarantena obbligatoria.
Il lungomare di Napoli è “popolato” dalle 7 di questa mattina da centinaia di persone in tuta e scarpette. Da oggi, infatti, dopo quasi due mesi di stop, è possibile praticare attività sportiva all’area aperto senza l’uso di mascherina fino alle 08:30.
“Con l’avvio della fase 2, c’è la possibilità di rientrare presso il proprio domicilio dalle altre regioni. Per questo non solo abbiamo disposto controlli a tappeto presso tutte le stazioni ed i terminal della città (oltre che nei parchi, per strada e nelle attività commerciali), ma direttamente in quei luoghi saranno effettuati i tamponi a tutti coloro che rientreranno“: lo ha annunciato il sindaco di Potenza, Mario Guarente.
Coronavirus, Conte: “E’ l’ora della responsabilità”
“La ripartenza del Paese e’ nelle nostre mani. Tocca a noi decidere se vogliamo che sia risolutiva e definitiva. Se vogliamo evitare dolorosi passi indietro adesso piu’ che mai servono collaborazione, senso di responsabilita’, rispetto delle regole da parte di tutti“: lo ha dichiarato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in un’intervista in apertura del Corriere della Sera, in cui rileva: “Non e’ una fase meno complessa di quella che si sta chiudendo, ma finora la risposta della popolazione e’ stata molto efficace e confido continui ad esserlo“. “A partire dal 4 maggio i cittadini saranno i veri protagonisti della fase 2. Sino ad ora abbiamo ottenuto buoni risultati con le misure restrittive. Adesso pero’ saremo tutti chiamati ad un surplus di attenzione“. “Piu’ che a decreti e a ordinanze dobbiamo puntare ai principi di autotutela e di responsabilita’: occorrono comportamenti appropriati, infatti, per tutelare se’ stessi e senso di responsabilita’ per proteggere gli altri. Non dobbiamo sperperare in pochi giorni quello che abbiamo faticosamente guadagnato in 50 giorni“. “Nella prima fase e’ stato inevitabile puntare sull’etero-disciplina, vale a dire su norme imposte dallo Stato per garantire il contenimento del virus e la mitigazione del rischio. Era una fase in cui non era diffusa tra la popolazione la conoscenza delle modalita’ di diffusione del contagio“. “Adesso che i mass media hanno contribuito a diffondere una piu’ approfondita conoscenza, invece, si puo’ puntare piu’ decisamente sull’autodisciplina, vale a dire sul senso civico e sull’educazione della popolazione che ben conosce i rischi del contagio“.