“Mi chiamo Patty, sono affetta da Coronavirus dal 23 febbraio, confermato da tampone positivo il 2 marzo e attualmente ancora positiva. Questo per dirvi che siamo oltre i 70 giorni da quando mi sono ammalata e per dirvi che questo virus non è uno scherzo. Invito tutti a stare a casa. Lo so che va controtendenza e molti non mi sopporteranno. Ma penso che sia importante stare a casa perché il virus c’è ancora, ci sono ancora le persone malate. E’ fondamentale usare tutte le mascherine, i guanti, i disinfettanti, mantenere la distanza, ma, secondo me, questa seconda fase è un po’ precoce perché ancora ci sono tanti malati infetti. Se ricordiamo la paura che le persone avevano quando sono emersi i primi casi, immaginate che adesso ci sono un sacco di persone in giro e molte di loro possono essere positive e contagiare gli altri“: è l’appello lanciato su Facebook da una donna quarantenne, una delle prime persone contagiate in Toscana, ricoverata all’ospedale Santo Stefano di Prato e dal 10 marzo in isolamento nella sua casa a Firenze.
“Questo virus fa venire molti sintomi, tra cui anche cefalea fortissima, congiuntivite, temperatura che sale e scende, problemi alla pelle, macchie cutanee, dolori delle ossa e delle articolazioni, e nella migliore delle ipotesi va così“.
“Sinceramente invito tutti a stare il più possibile a casa. Penso che queste riaperture siano arrivate troppo presto. Ho visto persone che non stanno attente, assembramenti anche senza mascherine, e credo che sia un momento molto, molto pericoloso. Sono molto preoccupata per tutti quelli che si possono ammalare, anche gravemente, rischiando di non farcela. Non pensiamo solo a noi, ma a tutti“.