“Il virus circola ancora ed è sbagliato dare messaggi fuorvianti che non invitano alla prudenza“. E’ quanto afferma lo pneumologo Luca Richeldi, componente del Comitato tecnico scientifico. “E’ indubitabilmente vero e rassicurante il fatto che la pressione sugli ospedali si sia drasticamente ridotta nelle ultime settimane. Non va però scordato – rileva – che questo è il risultato delle altrettanto drastiche misure di contenimento della circolazione virale adottate nel nostro Paese“.
La dichiarazione di Richeldi arriva dopo le importanti affermazioni di Alberto Zangrillo, direttore della terapia intensiva dell’ospedale San Raffaele di Milano, secondo il quale il virus non starebbe più circolando (Coronavirus, il Prof. Zangrillo: “Il virus clinicamente non esiste più, auspicabile che scompaia per sempre come Mers e Sars”).
E dello stesso avviso di Richeldi sono anche altri esperti italiani. Al momento “non vi è alcuna prova o studio scientifico pubblicato che dimostri che il nuovo coronavirus SarsCov2 sia mutato“. Lo afferma il direttore dell’Istituto azionale per le malattie infettive Spallanzani di Roma, Giuseppe Ippolito. “Fortunatamente in Italia – precisa – abbiamo ora meno casi gravi e ciò dimostra che le misure di contenimento adottate hanno dato i loro frutti. Ad oggi – ha ribadito Ippolito – non c’è alcuna prova nè alcuno studio scientifico pubblicato che il virus sia mutato. E si può parlare solo sulla base di studi scientifici riconosciuti e pubblicati“. Di solito, avverte, “i virus si attenuano nel corso di vari anni, ma non bisogna essere catastrofisti o ottimisti a tutti i costi. Ciò che dobbiamo fare – conclude – è monitorare la situazione giorno per giorno e mai abbandonare la prudenza”.
“Non posso che esprimere grande sorpresa e assoluto sconcerto per le dichiarazioni rese dal professor Zangrillo con frasi quali il ‘virus clinicamente non esiste più e che ‘terrorizzare il Paese è qualcosa di cui qualcuno si deve prendere la responsabilità’. Basta semplicemente guardare al numero di nuovi casi di positività a SARS-CoV-2 che vengono confermati ogni giorno per avere dimostrazione della persistente circolazione in Italia del nuovo coronavirus“. Lo sottolinea Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità e membro del Comitato tecnico-scientifico. “Aver incrementato di molto i posti di terapia intensiva – aggiunge – è un merito enorme del sistema sanitario nazionale, poiché ha permesso di offrire una risposta clinica a tanti malati che altrimenti non avrebbero potuto essere adeguatamente curati. Inoltre, questi posti rimarranno disponibili per chi in futuro ne avràbisogno anche per situazioni cliniche diverse da COVID-19“, rileva ancora Locatelli. “Dovremmo tutti rallegrarci che le misure di lock-down abbiano prodotto gli effetti sperati contenendo la diffusione epidemica con risparmio di tante vite umane e questo risultato inconfutabile deve spingere a continuare sul percorso della responsabilita’ dei comportamenti individuali, da non disincentivare attraverso dichiarazioni pericolose che dimenticano il dramma vissuto in questo Paese. E’ altrettanto chiaro, anche a occhi non esperti – conclude Locatelli – che la gestione clinica dei malati e’ certamente oggi facilitata dal minor numero di casi rispetto a quelli osservati nei giorni di picco e da quanto si e’ imparato in questi mesi. Questi sono i fatti concreti, il resto opinioni personali”.
“Secondo alcuni esperti, del virus Covid-19 non ci sarebbe più traccia in giro per l’Italia. Se le cose vanno meglio questo è merito delle misure di lockdown assunte dal Governo. In ogni caso, in attesa di evidenze scientifiche a sostegno della tesi della scomparsa del virus, della cui attendibilità saremmo tutti felici, invito invece chi ne fosse certo a non confondere le idee degli italiani, favorendo comportamenti rischiosi dal punto di vista della salute”. È quanto dichiara in una nota la Sottosegretaria di Stato alla Salute Sandra Zampa. “Nel momento in cui ci accingiamo all’apertura dei transiti da Regione a Regione e un ritorno a una vita il più possibile normale occorre al contrario invitare gli italiani alla massima prudenza, a mantenere il distanziamento fisico, ad evitare assembramenti, al lavaggio delle mani frequente, all’uso della mascherina” aggiunge Zampa. “Sento infine il bisogno di esprimere alle e ai componenti del Comitato Tecnico Scientifico la stima e la gratitudine mia, del Governo e, sono certa, di tutti gli italiani per il duro impegno di questi mesi e per la generosità con cui hanno messo a disposizione le proprie competenze’” conclude Zampa.