“Ad oggi, in Veneto, abbiamo effettuato 454.985 tamponi, circa 10mila in più rispetto a ieri“: lo ha affermato il presidente della Regione, Luca Zaia, nel corso del consueto punto stampa sull’emergenza Coronavirus, presso la sede della Protezione Civile di Marghera (Venezia). “I casi di positività al Coronavirus in Veneto, dall’inizio dell’emergenza, sono 18.782, 41 in più rispetto a ieri“.
“Le persone in isolamento domiciliare sono 4.713, 300 in meno rispetto a ieri. I pazienti ricoverati al momento sono 759, di cui 393 sono risultano positivi e 295 negativi. Le persone ricoverate in terapia intensiva sono 71“.
“Dall’inizio dell’emergenza, i pazienti dimessi sono 3.033, 42 in più rispetto a ieri. I decessi in ospedale sono 1.272, 1.686 considerando tutte le altre strutture“.
“Considero positivo l’incontro avuto ieri sera con il presidente del Consiglio Conte. Siamo allo spartiacque tra ordine e disordine. Se sarà confermato l’impegno, avremo un Dpcm da parte della Presidenza del Consiglio dei ministri che stabilirà delle nuove aperture e che poi demanderà alle Regioni la possibilità di farci l’abito sartoriale,” ha spiegato Zaia. “Premesso che dovremmo rispettare i parametri stabiliti dal Comitato tecnico-scientifico, la nostra idea è quella da lunedì di provvedere all’apertura di tutto quello che si potrà aprire: negozi, centri sportivi, palestre e piscine, i servizi alle persone come i parrucchieri e le estetiste e ovviamente tutto quello che sono i contesti del turismo. Ieri sera, inoltre, ci siamo accordati sul fatto che urgentemente devono essere inviate a regioni linee guida Inail“. “Noi vogliamo partire lunedì. Ma ricordo ai cittadini che qua ci giochiamo il futuro e non voglio che questa partita diventi come il gioco dell’oca. Tornare alla casella di partenza significherebbe la fine“.