“Dobbiamo stare a distanza, lavare spesso le mani e indossare la mascherina. Altrimenti, anche se i dati sono positivi, il virus tornerà. Sia chiaro che non ce ne siamo liberati“: lo ha affermato il virologo Carlo Federico Perno, direttore del dipartimento di Microbiologia all’ospedale Niguarda di Milano, in un’intervista al “Giornale”. “Presente quando il fuoco non c’è più e la brace sembra assopita? Poi basta metterci sopra un po’ di carta per veder ripartire le fiamme. Il virus è in questa condizione. Quindi, fuor di metafora, faccio fatica a dire che non ci siano le condizioni per ripartire ma l’eventuale apertura dei confini regionali non va considerata un liberi tutti“. “In laboratorio all’ospedale Niguarda io e la mia squadra abbiamo appena terminato un lavoro su 400 sequenze del virus. Posso concludere che non ci sia alcuna evidenza scientifica di un indebolimento. Tuttavia la malattia si è alleggerita, questo sì. Ma è accaduto perché abbiamo migliorato la nostra capacità di individuare e diagnosticare i nuovi casi. Inoltre non c’è più quell’effetto a cascata che ci ha travolto nei mesi scorsi. I trattamenti iniziano prima, quando il quadro non si è ancora aggravato“.
Coronavirus, il virologo del Niguarda: “Non c’è nessuna prova che si sia indebolito, è come la brace assopita”
Coronavirus, il virologo Carlo Federico Perno: "Non c'è evidenza scientifica di un indebolimento. Tuttavia la malattia si è alleggerita"