Ieri una violenta esplosione ha colpito lo stabilimento Adler di Ottaviano (Napoli), provocando un grosso incendio e un’enorme nube di fumo nero. Arpac e’ impegnata, fin dalle ore immediatamente successive all’incidente, con una serie di attivita’ per valutare le conseguenze ambientali dell’evento. Le centraline fisse della rete di monitoraggio della qualita’ dell’aria, si legge in una nota, “non hanno rilevato aumenti significativi delle concentrazioni degli inquinanti atmosferici che vengono monitorati quotidianamente ai sensi del decreto legislativo 155 del 2010 (tra cui polveri sottili, ossidi di azoto, monossido di carbonio, benzene). I dati al momento disponibili coprono tutto l’arco temporale compreso tra il momento dell’esplosione e la mattina odierna“.
Gli stessi parametri verranno monitorati grazie a un laboratorio mobile entrato in funzione stamattina, collocato nei pressi dello stabilimento interessato dall’evento. Accanto al laboratorio mobile per il monitoraggio della qualita’ dell’aria e’ entrato in funzione stamattina anche un campionatore di alti volumi di aria per la ricerca delle diossine. I risultati di questi monitoraggi specifici verranno diffusi non appena disponibili. Da una prima osservazione delle condizioni meteo e delle immagini dell’evento, si rileva che l’incendio ha avuto una durata relativamente limitata, non superiore a tre ore, ed e’ possibile ipotizzare che una parte rilevante degli inquinanti rilasciati dall’incendio si sia dispersa verso l’alto, a circa mille metri di quota, per poi essere trasportata a distanza. Nel corso della giornata l’Agenzia pubblichera’ un primo report con le condizioni meteo rilevate nelle ore immediatamente successive all’esplosione. Tutti i risultati delle attivita’ effettuate in seguito all’incendio verranno comunicati alle autorita’ competenti e pubblicate sul sito istituzionale dell’Agenzia.