Un’arma laser in grado di abbattere i droni è stata dispiegata per la prima volta dalla Marina americana, anche se solo per scopi dimostrativi. Finora, molte domande aleggiavano sul fatto se le armi laser potessero mai diventare uno strumento nei conflitti moderni e ora arrivano le prime immagini di conferma (vedi video in fondo all’articolo). Installato a bordo della USS Portland, il Technology Maturation Laser Weapon System Demonstrator (LWSD) è stato utilizzato con successo per disattivare un veicolo aereo senza equipaggio (UAV) il 16 maggio scorso, in quello che è stato il primo utilizzo di un’arma laser a stato solido ad alta energia.
“Conducendo test avanzati in mare contro UAV e piccole unità, otterremo preziose informazioni sulle capacità del LWSD contro potenziali minacce. Con questa nuova avanzata capacità, stiamo ridefinendo la guerra in mare per la Marina”, ha dichiarato Karrey Sanders, capitano della Marina americana.
Sviluppato da Northroup Grumman, LWSD è progettato per essere installato sulle navi anfibie della Marina e fa parte di una gamma di armi laser che l’esercito USA spera di dispiegare nel prossimo futuro. La Marina riporta che le sue “navi affrontano un crescente numero di minacce nel condurre le loro missioni, inclusi UAV, piccole imbarcazioni armate e sistemi di intelligence, sorveglianza e ricognizione”. Da qui, il bisogno di armi in grado di eliminare queste minacce.
Secondo quanto riportato, l’utilizzo di queste armi laser come LWSD un giorno potrebbero proteggere i gruppi di portaerei dai missili a lungo raggio sparati da potenziali nemici, come la Cina. Anche se i missili a bordo sono in minoranza rispetto a quelli provenienti da uno sbarramento da terra, le armi laser consentirebbero munizioni illimitate, eliminando così il pericolo di restare disarmati.