I numeri ci confermano “che l’epidemia si sta esaurendo, anche se bisogna stare molto attenti: basta un minimo calo di attenzione per ritrovarci con nuovi focolai”. Lo ha affermato a SkyTg24 Roberto Cauda, direttore dell’Unita’ di malattie infettive del “Gemelli” di Roma. “Sicuramente – ha premesso Cauda – le aperture del 4 e del 18 maggio non hanno comportato quel ritorno di fiamma che si poteva temere: nelle prossime settimane vedremo gli eventuali effetti delle nuove misure sugli spostamenti adottate dal 3 giugno”. Dal punto di vista clinico, poi, “si registra una netta diminuzione dei casi gravi, sono di meno i ricoverati con sintomi e con sintomi molto piu lievi: questo potrebbe anche spiegarsi con l’effetto harvesting, l”effetto mietitura’, con il fatto cioe’ che inizialmente in assenza di misure di contenimento a pagare il prezzo piu’ alto siano stati i soggetti piu fragili, le persone piu’ avanti con gli anni e con piu’ patologie pregresse. Ma e’ una ipotesi che va verificata”.