La mancanza di unità tra i Paesi e la mancanza di solidarietà ha permesso al coronavirus di diffondersi ulteriormente e “il peggio deve ancora arrivare” se questo problema non sarà affrontato: è l’allarme lanciato dal direttore dell’OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus, in un briefing a Ginevra, durante il quale ha ammesso: “Mi dispiace dirlo, ma in questo tipo di ambiente e condizioni temiamo il peggio. E’ per questo che dobbiamo unire le nostre azioni e combattere insieme questo virus pericoloso“.
“Personalmente mi auguro che l’OMS si sbagli. Sarebbe però certamente un errore ignorare i messaggi di allerta che vengono dall’unica organizzazione sanitaria sovranazionale, che ha un punto privilegiato di osservazione, rispetto ai singoli Paesi“: lo ha affermato, in un’intervista a “La Stampa”, Luca Richeldi, pneumologo, componente del Comitato tecnico scientifico del ministero della Salute, in riferimento alle affermazioni del direttore OMS.
Per quanto riguarda l’andamento in USA o in Brasile Richeldi ha sottolineato che “questi Paesi stanno vivendo fasi diverse e scontano il prezzo di mancate misure di contenimento e di ineguaglianze sociosanitarie che sono molto più spiccate rispetto all’Europa“. Per quanto riguarda invece i nuovi focolai italiani, sembrerebbe che non provochino malattie serie “o comunque non gravi come nei mesi passati. La mia opinione è che questo sia l’importante risultato combinato di diagnosi più precoci, carica infettante ridotta e maggiore protezione delle persone più vulnerabili“.