Coronavirus e scuola, incontro decisivo del governo per il rientro a settembre: “La didattica online è un’opportunità”

Un importante e decisivo incontro sulla scuola e sulle modalità di riapertura a settembre si sta svolgendo in questo momento a palazzo Chigi
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L’obiettivo è portare tutti a scuola in presenza. Con particolare attenzione ai più piccoli che hanno sofferto maggiormente in questo periodo“. Quello per la scuola “sarà un piano su più livelli che seguirà l’andamento del rischio di contagio“. Lo ha dichiarato il ministro Lucia Azzolina nel corso di un incontro a Palazzo Chigi. Azzolina, in base a quanto si apprende, è intervenuta brevemente all’inizio e interverrà nuovamente dopo il giro di tavolo dell’incontro sulla scuola che si sta svolgendo in questo momento a Palazzo Chigi. Sono oltre 50 i partecipanti al confronto. Tra gli altri, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, il coordinatore del Cts, Agostino Miozzo, la viceministra dell’Istruzione, Anna Ascani, il sottosegretario all’Istruzione Peppe De Cristofaro.

Nell’emergenza “siamo stati costretti a chiudere la scuola, ma abbiamo tratto una lezione. Siamo stati costretti alla didattica a distanza. Ho sempre avvertito preoccupazione per che non poteva accedervi. Col nuovo anno scolastico l’obiettivo e’ tornare a scuola in piena sicurezza. La didattica a distanza puo’ essere un’opportunita’ in piu’ per potenziare offerta didattica, ma certo dobbiamo ritornare in presenza”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte, aprendo l’incontro sulla scuola col ministro Azzolina, enti locali e sindacati, precisando che per una decisione definitiva si valuterà in basi ai dati epidemiologici.

I presidenti di Anci e Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini ed Antonio Decaro, hanno pero’ sottolineato “molte criticita'”, ponendo il problema delle risorse e del personale necessario per la riapertura nel rispetto delle prescrizioni indicate dal Cts. Neanche i sindacati del settore sono usciti convinti dall’incontro ed hanno confermato lo sciopero programmato per lunedi’ prossimo.  “La riapertura delle scuole a settembre – ha sottolineato Decaro – comportera’ molte criticita’, ma e’ indispensabile e noi non ci tiriamo indietro”. Ci sono, ha spiegato infatti il presidente dell’Anci, “una serie di necessita’ urgenti: sblocco dell’assunzione di personale, certezze su risorse per interventi rapidi di edilizia scolastica, riorganizzazione dei servizi di mensa e trasporto, un vero piano dei tempi che consenta di evitare gli spostamenti si concentrino nelle ore di punta”.

rientro scuola banchiSi faccia di tutto per tornare a Scuola in presenza, ma c’è l’urgenza di avere delle linee guida specifiche. Il documento del Cts dà degli indirizzi che però vanno contestualizzate. Spetta al governo dare una strategia di rientro a Scuola. Queste linee guida sono urgenti, le scuole non possono essere lasciate da sole e nemmeno le regioni. Abbiamo poco poco tempo”, dice Bonaccini che chiede “certezza delle risorse” e garanzie sugli organici. Il governo deve dare “al più presto” delle “linee guida definitive” altrimenti “rischiamo di riaprire le scuole a dicembre. E’ necessario mettersi subito al lavoro, assieme ad Anci e Upi. Dunque, il ministero ci convochi al più presto. Vanno definite linee guida per cercare il massimo di lezioni in presenza, avere certezza di risorse, ad oggi non sufficienti per potenziare il trasporto scolastico dato che milioni di bambini e ragazzi dovranno tornare a scuola, e potrebbe essere necessario organizzare l’attività su più turni con classi anche meno numerose”. Infine “si adeguino gli organici perché a oggi gli insegnanti non sono sufficienti a fare fronte alle nuove esigenze”. “Se si vuole tornare a scuola a settembre – ha proseguito il presidente – non si può votare oltre la metà del mese, perché vorrebbe dire rischiare di tornare sui banchi a ottobre. Da parte della Conferenza delle Regioni c’è la massima disponibilità, come abbiamo sempre fatto, a ricercare soluzioni condivise e utili, perché noi vogliamo che le scuole a settembre riaprano. Sono già state chiuse abbastanza”, ha dichiarato.

Sulla Scuola stiamo mobilitando risorse per oltre 4 miliardi di euro“. Lo ha annunciato – a quanto si apprende – la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina durante l’incontro a Palazzo Chigi. “Ci sara’ subito un nuovo stanziamento di altri 330 milioni per l’edilizia scolastica leggera”, ha aggiunto. “La norma contenuta nel decreto Scuola favorira’ i lavori dando ai sindaci potere di intervenire”. “Il documento del Cts sulle scuole sara’ valutato rispetto all’andamento epidemiologico. Oltre alle mascherine ci sara’ possibilita’ di usare le visiera anche per andare incontro alle esigenze di studenti con difficolta’ respiratorie e ipoacusici. Il Cts sta valutando anche la possibilita’ di compartimentare i banchi, con divisori, anche per garantire maggiore sicurezza”, ha aggiunto Azzolina. ”Vogliamo tenere quanto più possibile unito il gruppo classe, daremo strumenti flessibili alle scuole per agire. Stiamo aspettando i dati sull’edilizia dagli Enti locali. A breve chiuderemo le Linee guida condivise per settembre”, ha affermato in chiusura del vertice.

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