Distanziamento interpersonale tra alunni, no alla mascherina durante le lezioni, sì ad indossarla durante gli spostamenti, divieto di assembramenti e, dunque, ricreazione al banco, due metri quadri di ‘spazio vitale’ tra i banchi a disposizione di ogni studente e una distanza dall’insegnante, che deve stare il più possibile in cattedra, di almeno 2 metri dagli alunni. Queste sono alcune delle proposte che la Conferenza delle Regioni ha riassunto in un documento approvato dai governatori nei giorni scorsi e trasmesso al ministero dell’Istruzione come contributo per la messa a punto, da parte del dicastero, delle attese linee guida sulla riapertura delle scuole e le misure di prevenzione per il Covid. “Noi abbiamo proposto dei parametri sul distanziamento e sul divieto di assembramento“, spiega all’Adnkronos Cristina Grieco, coordinatrice all’Istruzione della Conferenza delle Regioni. Nella proposta approvata dalla Conferenza, si prevede la “mascherina solo per gli spostamenti”, la “ricreazione in classe e parametri per il distanziamento interpersonale“. “Poi i dirigenti scolastici avranno autonomia di organizzazione, ma è importante avere le linee guida del ministero – spiega Grieco – per vedere dove il numero di ragazzi o bimbi è troppo elevato rispetto alla capienza delle classi perché le scuole dovranno dunque organizzarsi. La certezza è che c’è urgenza di poter cominciare ad organizzarsi con dati alla mano”.
Le linee guida definitive pero’ sono in fase di elaborazione da parte del Ministero. A rivelare le nuove norme di prevenzione e’ stato il presidente della Regione Veneto Luca Zaia che le ha mutuate stilando delle linee guida per la propria regione. Si va dai varchi all’ingresso delle scuole, per incanalare i flussi in entrata e in uscita, all’obbligo di indossare la mascherina fino all’arrivo al banco e per gli spostamenti (ad esempio per andare in bagno o nei laboratori) ma non durante le lezioni, due metri quadri obbligatori di spazio vitale tra i banchi mentre la distanza dall’insegnante sara’ invece di almeno 2 metri.
“Sulla ricreazione – ha chiarito Zaia – una delle alternative e’ farla, per quanto possibile, in loco, per evitare assembramenti”. Anche i docenti, come il resto del personale, dovranno avere la mascherina per raggiungere la cattedra ma la toglieranno durante la lezione. La mascherina pero’ si dovra’ indossare durante la ricreazione o in presenza di alunni immunodepressi. Norme ad hoc per le mense: monoporzioni e piatti e posate monouso. “I colleghi presidenti – ha aggiunto Zaia – condividono la mia posizione sulle mascherine, per evitare che i bambini inalino CO2, e penso che su questo si trovi una soluzione anche a livello nazionale, visto che le linee sono gia’ condivise al 90% e dietro hanno i Dipartimenti di prevenzione regionali. Immagino piuttosto che il Ministero sia preoccupato per gli aspetti legati al personale Ata”. Quanto ad eventuali lezioni a doppi turni, Zaia ha ricordato che “e’ una questione che rientra nelle prerogative del Ministero: la nostra competenza e’ sanitaria, non sulla scuola. L’alternativa per mantenere lo status quo e’ che i bambini indossino la mascherina per l’intera lezione, ma io sono contrario“, ha concluso.