“Non ci sarà una seconda ondata di Coronavirus e i morti sono stati meno di quanto si pensi”: le incredibili dichiarazioni del prof. Zangrillo

“Adesso sappiamo come curare clinicamente i malati e il Coronavirus non fa più paura: basta terrorizzare gli italiani dicendo che arriverà una seconda ondata"
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Forti e importanti le dichiarazioni rilasciate dal prof. Alberto Zangrillo, direttore della terapia intensiva dell’ospedale San Raffaele di Milano, che ha parlato del Coronavirus a ‘Non è l’Arena’. Il medico ha precisato come non tutti i pazienti che fanno ricorsi a cure ospedaliere con i sintomi del Covid-19 e muoiono sono da annoverare tra i decessi dovuti all’epidemia. “Sono numeri sovrastimati. Quando entra una povera persona colpita da infarto del miocardio, viene effettuato un tampone per determinare se positivo o meno al Covid, ma nel frattempo la situazione clinica precipita, per cui entra in emodinamica, entra in sala operatoria di cardiochirurgia, ma dopo due giorni questa persona muore e viene comunicata alla Protezione Civile. È morta con il Covid, ma è morta di tutt’altro. Con questo io non voglio minimizzare assolutamente, il virus esiste, ma solo a livello subclinico. Abbiamo fatto scuola a livello sanitario, perché non dimentichiamo che la Lombardia ha affrontato un dramma vero. La malattia, da un punto di vista clinico, non ci fa più paura”.

Zangrillo ha escluso anche la possibilità che vi possa essere una seconda ondata, spiegandone i motivi: “Adesso sappiamo come curare clinicamente i malati, quindi basta terrorizzare gli italiani dicendo che arriverà una seconda ondata. Intanto bisogna vedere se arriva, poi adesso sappiamo curare i malati, esiste un sistema di collaborazione tra ospedali, territorio e istituzioni regionali che hanno imparato a fronteggiare il problema, e infine sappiamo molto di più su questo virus”.

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