Edifici sulla Luna costruiti con polvere lunare: sviluppato nuovo materiale da costruzione più resistente del cemento

Si tratta di un nuovo materiale da costruzione che risulta essere 22 volte più resistente rispetto al cemento, che è stato sviluppato grazie alla polvere lunare
MeteoWeb

Si tratta di un nuovo materiale da costruzione che risulta essere 22 volte più resistente rispetto al cemento, che è stato sviluppato grazie alla polvere lunare e potrebbe essere utilizzato per la realizzazione di una base stabile sul satellite, senza necessità di trasportare materiali dalla Terra. Questo il risultato descritto sulla rivista Scientia Sinica Technologica a cui sono giunti gli esperti dell’Istituto tecnico di fisica e chimica dello Xinjiang a Urumqi, in Cina, che hanno messo a punto una fibra resistente che potrebbe far risparmiare miliardi di dollari spesi per il trasporto di materiali sulla Luna. “La polvere lunare puo’ essere sciolta ad alte temperature per realizzare un prodotto resistente alla trazione, circa 22 volte piu’ stabile del cemento, potrebbe anche resistere all’impatto di un piccolo meteorite“, precisa Peng-Cheng Ma dell’Istituto tecnico di fisica e chimica dello Xinjiang.

“Secondo un rapporto del South China Morning News le attuali stime portare mezzo chilogrammo sulla Luna puo’ costare da 23 a 41 mila dollari, e per una base la Nasa prevede l’utilizzo di 12mila tonnellate di materiale, per cui sarebbero necessario piu’ di un trilione di dollari”, continua il ricercatore, spiegando che i campioni con cui hanno effettuato le sperimentazioni erano composti per il 48 percento di biossido di silicio e per il 17 percento di ossido di alluminio. “Riscaldando la polvere a 1.300 C, creando poi del vetro raffreddando rapidamente la sostanza fusa. Il vetro poi viene polverizzato e riscaldato a una temperatura leggermente piu’ alta. Per generare temperature cosi’ elevate sulla Luna, abbiamo progettato un grande apparato a specchio che riflette la luce solare e puo’ raggiungere 1.000 C“, prosegue Ma. “Speriamo che questo metodo possa far risparmiare alle industrie migliaia di dollari. Saranno necessari ulteriori studi, ma siamo molto fiduciosi“, conclude l’esperto.

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