Scambio su Twitter tra il Ministro dell’Istruzione e il segretario della Lega Matteo Salvini sulle “gabbie in plexiglas”, cioè gli ipotetici divisori che potrebbero separare i banchi in vista del rientro a scuola.
Postando il video di una mamma, Salvini twitta: “Le follie del governo sul decreto Scuola: lo sfogo di una mamma, e come lei tante famiglie in tutta Italia che chiedono sorrisi e speranza per i loro figli, non il plexiglas.
Non è questo il futuro da dare agli studenti. #AzzolinaBocciata“.
La replica del Ministro non si è fatta attendere: “Non hai letto il decreto (non è una novità), fai propaganda sulla sicurezza (non ci sarà nessuna gabbia di plexiglass). E non sai neanche come si scrive “plexiglass”. Essere bocciata da te è una promozione. Basta fake news, con la salute dei bambini non si scherza“.
In realtà, anche se comunemente in ambito commerciale si usa anche il termine plexiglass, con due s, spiega la Treccani, plèxiglas (o plexiglàs) non è errato, anzi, è il “nome commerciale (più propriam. marchio registrato) di una resina termoindurente (metacrilato di metile), infrangibile, trasparente, più leggera del vetro, in luogo del quale viene adoperata per molti usi: se ne fanno oggetti di fantasia, bacchette, lastre, tubi, ecc., e parti di aeromobili.“