Servizio di lancio dedicato a piccoli satelliti imbarcato a bordo del prossimo volo VEGA

SSMS è la risposta europea alla crescente richiesta di lanci economici e rapidamente disponibili per satelliti di piccola taglia
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Il prossimo lancio europeo di Vega inaugurerà un nuovo sistema di supporto, trasporto e separazione multipla, o dispenser, chiamato SSMS – Small Spacecraft Mission Service (Servizio per il Lancio di Piccoli Satelliti). Porterà in orbita più di 50 satelliti in un unico lancio in quella che è la prima missione interamente dedicata a piccoli satelliti in “rideshare”, ovvero trasportati condividendo in stile “car-sharing” la medesima piattaforma. Il lancio dalla base europea nella Guyana francese è previsto per la prossima settimana.

SSMS è la risposta europea alla crescente richiesta di lanci economici e rapidamente disponibili per satelliti di piccola taglia. Fino ad ora questi clienti si sono affidati alla capacità di ottenere un passaggio cosiddetto ‘piggyback’ insieme ad un satellite principale, ma gli spazi sono limitati e trovare una corrispondenza con i requisiti della missione principale è spesso difficile.

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“Questo volo annuncia una nuova era per il lancio di piccoli satelliti con missioni “rideshare” interamente dedicate ad essi e mostra il nostro impegno ad estendere l’accesso allo spazio per l’Europa e le sue capacità spaziali al servizio delle istituzioni europee, a rafforzare la nostra industria spaziale e far crescere la nostra economia”, spiega Renato Lafranconi, Responsabile di Programma all’ESA per la fase operazionale del Vega.

“Nuovi clienti sono desiderosi di prendere posto sul nostro prossimo volo “rideshare”. Ciò ci dà molta fiducia nel fatto che questo nuovo servizio diventerà un elemento vitale nel portafoglio dei servizi di lancio offerti dal Vega”. Massimizzare il numero di satelliti su ciascun lancio Vega riduce il costo per ogni cliente partecipante nella formula ridesharing. SSMS può essere utilizzato per un servizio di lancio per piccoli satelliti in “rideshare”, oppure per adattare gruppi di piccoli satelliti al lancio di un satellite principale più grande.

“La piattaforma SSMS fa un uso efficace di tutto lo spazio disponibile grazie ad un approccio di progettazione modulare. La sezione inferiore è esagonale e può contenere sei nano-satelliti oppure fino a una dozzina di distributori per CubeSat. La sezione superiore viene utilizzata per micro-satelliti, mini-satelliti e piccoli satelliti. La sezione inferiore può anche essere utilizzata indipendentemente, in accoppiata con un satellite più grande che sostituisce la sezione superiore”.

“Il modulo esagonale, una colonna centrale, torri, una piattaforma di supporto e una serie di interfacce standard per piccoli satelliti possono essere assemblati in modo da soddisfare ogni missione e combinazione di satelliti. Per questo volo, utilizzeremo una configurazione chiamata Flexi-3, che pesa solo 330 Kg”, spiega Giorgio Tumino, responsabile dei programmi di sviluppo Vega e Space Rider dell’ESA.

SAB Aerospace nella Repubblica Ceca e Bercella in Italia hanno progettato e realizzato questo dispenser modulare per Avio, primo contraente del programma Vega. Le strutture dei diversi componenti sono realizzate con tecnologia a pannelli “sandwich” in alluminio a bassissima densità protetti da pelli in composito rinforzato con fibra di carbonio. Questo rende SSMS molto leggero e rigido.

SSMS può ospitare qualsiasi combinazione dai 0,2 Kg dei CubeSat ai 500 Kg dei mini-satelliti, da un satellite principale con satelliti secondari più piccoli, a diversi piccoli satelliti, o dozzine di CubeSat individuali.

“Il nostro obiettivo è di garantire la massima flessibilità, con una piattaforma SSMS in grado di essere assemblata molto a ridosso della data di lancio e di soddisfare i requisiti per qualsiasi missione”, ha spiegato Tumino.

Gli enti pubblici e di ricerca europei e i clienti dell’Industria commissionano in genere piccoli satelliti per missioni in orbita bassa per applicazioni scientifiche, osservazione della Terra, telecomunicazioni e sviluppo tecnologico.

Tra gli otto stati europei rappresentati in questo volo congiunto ci sono quattro satelliti ESA – il microsatellite di 100 Kg ESAIL e tre CubeSat: SIMBA, Picasso e FSSCAT che portano la tecnologia pionieristica denominata ?-sat-1.

Quando il volo Vega VV16 raggiungerà lo spazio, i satelliti a bordo verranno progressivamente rilasciati dal dispenser SSMS in una sequenza coordinata ad un’orbita eliosincrona, circa 500 km sopra la Terra.

Quindi, lo stadio superiore AVUM (Attitude Vernier Upper Module) di Vega riaccenderà i suoi propulsori un’ultima volta per iniziare la sua discesa con l’SSMS rivolto verso Terra in modo da bruciare nell’atmosfera durante il rientro, per evitare che diventi un detrito spaziale.

Questo volo dimostratore mira a confermare la fattibilità tecnica e finanziaria del servizio di volo in “rideshare”. L’ESA ha una grande competenza e un’esperienza pluriennale nel gestire questo tipo di programmi e nella riduzione dei rischi. Per questo volo, l’ESA ha collaborato con l’Unione Europea, che ha parzialmente finanziato questa missione nell’ambito del programma Horizon 2020 – parte dell’Accordo di Contributo tra ESA e UE per la crescita delle tecnologie spaziali in Europa. Lavorare insieme in questo modo su un obiettivo comune supporta la posizione dell’Europa sul mercato spaziale globale stabilendo alleanze che possono rafforzare i programmi esistenti e futuri.

Vega è un lanciatore a quattro stadi alto 30 metri, progettato per ospitare dai 300 Kg a 1,5 tonnellate di carico utile a seconda dell’orbita e dell’altitudine. In futuro, lo stadio superiore riaccendibile di Vega, AVUM, consentirà alle missioni in “rideshare” di rilasciare i satelliti in tre orbite diverse per missione.

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