“In data odierna, a fronte di intercorsa instabilità delle condizioni cliniche del paziente Alex Zanardi, dopo opportune consultazioni con il Dr. Franco Molteni, Responsabile del Dipartimento di Riabilitazione Specialistica Villa Beretta, struttura afferente all’Ospedale Valduce, dove il paziente era degente dal 21 luglio, e gli specialisti di riferimento, è stato disposto il trasferimento dello stesso, con adeguati mezzi e adeguata assistenza, presso il reparto di Terapia Intensiva dell’Ospedale San Raffaele di Milano“: lo ha spiegato in una nota Claudio Zanon, direttore sanitario dell’Ospedale Valduce, precisando che “non verranno rilasciate ulteriori informazioni sul caso“.
Alex Zanardi era trasferito lo scorso 21 luglio in un centro specialistico di neuroriabilitazione. Dopo la sospensione della sedazione, la normalità dei parametri cardio-respiratori e metabolici, la stabilità delle condizioni cliniche generali e del quadro neurologico, avevano consentito il trasferimento del campione.
Alex aveva lasciato il Policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena per iniziare un lungo percorso di neuroriabilitazione.
La direzione sanitaria dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese aveva comunicato: “Si è concluso il programma di sedo-analgesia al quale era sottoposto l’atleta“, ricoverato nella Uoc Anestesia e Rianimazione Dea e dei Trapianti dallo scorso 19 giugno. “Alex Zanardi è stato quindi trasferito in un’altra struttura“.
“I nostri professionisti – spiegava il direttore generale dell’Aou Senese Valtere Giovannini – rimangono a disposizione di questa straordinaria persona e della sua famiglia per le ulteriori fasi di sviluppo clinico, diagnostico e terapeutico, come sempre accade in questi casi. Ringrazio di cuore l’équipe multidisciplinare che ha preso in cura Zanardi mettendo in campo una grande professionalità, riconosciuta a livello nazionale e non solo“.
“L’atleta – precisava Giovannini – ha trascorso oltre un mese nel nostro ospedale: è stato sottoposto a tre delicati interventi chirurgici e ha mostrato un percorso di stabilità delle sue condizioni cliniche e dei parametri vitali che ha permesso la riduzione e sospensione della sedazione, e la conseguente possibilità di poter essere trasferito in una struttura per la necessaria neuro-riabilitazione“. “Concludo mandando un grande abbraccio alla famiglia di Alex, che ha dimostrato una forza straordinaria“.