Questa l’insensata proposta del Parco dei Colli Euganei che ha indetto un bando riportante quanto segue: “Avviso di selezione per la partecipazione al corso con esame finale per un numero massimo di 30 selecontrollori per l’abilitazione di n.15 arcieri all’uso dell’arco per il controllo delle popolazioni di cinghiali e daini nel territorio del Parco Regionale dei Colli Euganei”, dichiara Walter Caporale, Presidente degli Animalisti Italiani. “Purtroppo non è uno scherzo. E non siamo nella foresta di Sherwood in cui Robin Hood rubava ai ricchi per dare ai poveri! Qui, invece, si ruba e basta. E la posta in gioco è molto alta. La vita degli animali torna ad essere violata.
Ancora una volta vengono sistematicamente ignorati per il contenimento di determinate specie appartenenti alla fauna selvatica i metodi nonviolenti come l’immunocontraccezione.
Un avviso che ci lascia sgomenti, perché se è vero che è necessario un contenimento del numero dei cinghiali, è anche vero che esistono metodi sicuramente meno impattanti nel pieno rispetto della vita degli animali e dell’equilibrio dell’ecosistema”.
Un esempio virtuoso, in Toscana, è il Parco Regionale della Maremma che ha messo a punto un sistema non cruento di controllo della fauna selvatica. Si tratta del BOS (boar-operated-system) un congegno utilizzato per distribuire cibo arricchito di farmaci ai cinghiali e ai maiali selvatici e che dovrebbe essere utilizzato, in seguito, per somministrare vaccini contro agenti patogeni e vaccini orali allo scopo di sterilizzare gli animali.