Arriva il robot geologo per scoprire i segreti del suolo della Maremma, si ispira ai rover marziani

Si chiama Petrorov il progetto sviluppato dalla PetroLogic Synergy, start up del Dipartimento di scienze fisiche, della terra e dell'ambiente dell'Universita' di Siena
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E’ un robot geologo e si ispira ai rover che hanno esplorato Marte. Il suo compito sarà quello di scoprire i segreti del suolo della Maremma, e in particolare delle Colline metallifere. Si chiama Petrorov il progetto sviluppato dalla PetroLogic Synergy, start up del Dipartimento di scienze fisiche, della terra e dell’ambiente dell’Universita’ di Siena, che nel 2021 sara’ utilizzato per la prima volta nel parco delle Colline metallifere, che e’ partner del progetto. Il prototipo e’ gia’ quasi pronto, spiega una nota, l’obiettivo e’ quello di testare il robot in un territorio i cui parametri fisici e geologici siano gia’ conosciuti e determinati come quelli nel parco.

Petrorov  è una macchina cingolata capace di muoversi sui terreni in modo autonomo, dotato di una trivella per i carotaggi e di una tecnologia laser, grazie ad una testa fotonica, in grado di analizzare le carote di terreno estratte in tempo reale misurando oltre 60 parametri al secondo. I dati sono immediatamente disponibili online per gli studiosi. In totale il rover puo’ analizzare oltre due ettari di terreno al giorno e individuare ogni tipo di roccia, terreno o minerale in una modalita’ quasi tridimensionale. Da settembre fino a marzo 2021 il prototipo di Petrorov sara’ sperimentato in laboratorio a Siena, poi partira’ la sperimentazione sul campo. “Si tratta di una tecnologia nuovissima – spiega Franco Maria Talarico, docente del Dipartimento dell’Ateneo senese e cofondatore della start up -, un laboratorio mobile di analisi veloce e di grande precisione utilissimo sia per l’agricoltura di qualita’, la conoscenza ambientale e il corretto utilizzo delle risorse. Avere il Parco come partner rappresenta un’occasione unica per noi”. Per Lidia Bai, presidente del parco delle Colline metallifere, “da anni lavoriamo con l’Ateneo senese con ottimi risultati e sono convinta che questo robot sia un’ulteriore passo in avanti che ci permettera’ di conoscere meglio il nostro territorio, ma anche legare il nome del Parco ad un progetto che ci fara’ entrare nel futuro dalla porta principale“.

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