Coronavirus, Gismondo (Sacco): “Manipolato o scappato a laboratorio? Non lo sapremo mai, scordiamoci l’origine nei mercati di Wuhan”

"Si è parlato di virus scappato a un laboratorio, di virus manipolato ma l'obiettività ci deve portare a dire che non lo sapremo mai: convinta che nessuno mai dimostrerà che un altro Stato ha fatto un'azione del genere"
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Noi stiamo parlando di un virus di cui ancora non è stata chiarita l’origine. A fine dicembre è arrivato al mio reparto“, all’ospedale Sacco di Milano, “uno dei due centri di riferimento nazionale per le bioemergenze, il bollettino del ministero della Salute su 41 polmoniti di strana eziologia a Wuhan. Tutti poi abbiamo detto che questo virus veniva dai mercati umidi di Wuhan, peccato che poi abbiamo scoperto che casi di polmonite da un virus sconosciuto c’erano stati anche nel 2019 e recentemente il mio staff con l’Istituto superiore di sanità (Iss) e con il Cnr ha pubblicato un lavoro dimostrando che nelle acque reflue di Milano il virus c’era già a fine novembre. Quindi scordiamoci quell’origine. A dirlo è stata la microbiologa Maria Rita Gismondo, direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell’ospedale Sacco di Milano.

Ancora – prosegue l’esperta, intervenuta oggi al convegno in Senato ‘Covid-19 in Italia: tra informazione, scienza e diritti’ – si è parlato di virus scappato a un laboratorio, di virus manipolato. Io non voglio fare la complottista, non lo sono. Ma l’obiettività ci deve portare a dire che non lo sapremo mai. Perché? Io faccio parte, come esperto del ministero degli Affari esteri, del Comitato che implementa il disarmo biologico, nelle Nazioni Unite a Ginevra, e sono convinta che nessuno mai dimostrerà che un altro Stato ha fatto un’azione del genere. Sappiamo quali sono le connessioni economiche fra i vari Stati e dimostrare che c’è uno ‘Stato canaglia’ è controproducente per tutti, Usa compresi“.

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