Scandalo falsi certificati di test negativi al Coronavirus: migliaia di possibili positivi in giro senza controlli in Bangladesh

"Le sue cliniche hanno rilasciato 10.500 certificati di test di coronavirus, di cui solo 4.200 realmente fatti. I restanti 6.300 non sono stati testati"
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In Bangladesh un uomo è accusato di aver fornito migliaia di falsi certificati di test negativi di Covid-19 in due cliniche di sua proprietà. E’ stato arrestato mentre cercava di lasciare il paese camuffato da donna con un burqa. Lo ha reso noto la polizia che negli ultimi giorni ha arrestato oltre dodici persone legate allo scandalo. Il titolare delle cliniche, il 42enne Mohammad Shahed, è stato fermato dopo una fuga durata nove giorni. E’ sospettato di aver distribuito certificati falsi che attestano la negatività al test, senza nemmeno sottoporre gli interessati al tampone.

E’ stato arresto sulle rive di un fiume al confine mentre cercava di fuggire in India. Indossava un burqa“, ha dichiarato il portavoce della squadra d’intervento della polizia, il colonnello Ashique Billah. “Le sue cliniche hanno rilasciato 10.500 certificati di test di coronavirus, di cui solo 4.200 realmente fatti. I restanti 6.300 non sono stati testati“, ha spiegato. Shahed è accusato di far pagare i suoi clienti per ottenere i certificati e per le cure contro il Covid-19 nonostante un accordo con il Governo preveda che debba essere tutto gratuito. Sempre a Dacca sono stati arrestati una nota dottoressa e suo marito con le stesse accuse. Il Bangladesh, che ha una popolazione di 168 milioni, ha registrato ufficialmente 193 mila casi di Covid-19, di cui 2.457 fatali.

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