Il 7 dicembre 1981, Beppe Grillo, fondatore del Movimento 5 Stelle, fu coinvolto in un grave incidente stradale nel quale persero la vita 3 persone. La tragedia, avvenuta a Limone Piemonte, fu provocata da un lastrone di ghiaccio: il veicolo iniziò a scivolare all’indietro, sbattendo il posteriore contro una roccia per poi precipitare in un burrone. Il comico raccontò di aver provato ad assecondare la marcia dell’auto all’indietro, puntando verso una sporgenza di roccia del monte sperando che potesse fermarsi: “Per disgrazia ho colpito quella sporgenza con la ruota di scorta esterna, la macchina ha ruotato verso il burrone. Istintivamente, ho spalancato la portiera e mi sono lanciato, mentre la Chevrolet precipitava“. Grillo, così, riuscì a salvarsi, ma gli altri 3 occupanti dell’auto, il 45enne Renzo Giberti, ex calciatore del Genoa, la moglie Rossana Quartapelle (33 anni) e il figlio Francesco (9 anni), morirono nel tragico incidente. Grillo fu condannato per omicidio colposo plurimo. Nell’84, confessò che, pur non sentendosi responsabile della tragedia, “l’immagine spaventosa di quel che è accaduto a Limone” non lo abbandonerà mai.
E ora questa tragedia torna a bussare alla sua porta tramite le parole di Massimo Riberi, sindaco di Limone Piemonte. Infatti, dopo tutti questi anni, i rottami dell’auto non sono ancora stati rimossi e rappresentano anche un pericolo, considerata l’abitudine delle persone di fermarsi a scattare delle foto. Il telaio di ferro della vecchia Chevrolet K5 Blazer è ancora incastrato tra due grandi speroni di roccia.
In un’intervista rilasciata a La Stampa, Riberi ha raccontato che spesso gli escursionisti che frequentano l’Alta Via del Sale si trattengono sul posto per immortalare ciò che resta del veicolo. Ricorda che giorno dopo giorno sparirono le componenti di valore dell’auto, ma ora è rimasto quel cumulo di rottami visibile a un centinaio di metri dalla strada. Il rottame “attira troppa gente in un punto dove è fin troppo facile scivolare e farsi male”, ha affermato Riberi. “Quel rottame non è un trofeo da mostrare ai turisti. Tanti continuano a fermarsi, per scattare fotografie come fosse un’attrazione. Invece bisogna avere rispetto delle persone che sono decedute in quella tragedia. Proverò a contattare Beppe Grillo, per collaborare insieme, trovare una soluzione condivisa e rimuovere definitivamente i resti del veicolo”.
Il sindaco vuole che sia il comico ad accollarsi i costi della rimozione. Le lamiere, incastrate nella roccia, “andranno segate qui sul posto e poi trasportate sulla strada a pezzi – dice Riberi – Niente di personale con Beppe Grillo, capisco che sia difficile per lui ricordare, ma ritengo che vadano rimossi per sempre, mettendo la parola fine a quella terribile vicenda”.