La pandemia stravolge anche Ibiza: addio discoteche e grandi folle, quest’anno si punta sulla bellezza della natura [FOTO]

L’estate 2020 a Ibiza sarà molto diversa dal solito: ci sarà meno gente ma a vantaggio di un turismo di qualità, non limitato alla solita vita notturna
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Feste in spiaggia, grandissime folle, accampamenti, concerti, feste in discoteca hanno sempre caratterizzato Ibiza, destinazione turistica tanto in voga tra i giovani. Eppure quest’anno l’emergenza coronavirus costringerà a rinunciare a tutto questo. Ma l’isola non si arrende. Anzi si reinventa davanti alla pandemia: addio vita notturna, ora si punta sulle bellezze naturali dell’isola (vedi foto della gallery scorrevole in alto).

Locali notturni e discoteche resteranno chiusi, così come i locali che possono ospitare più di 300 persone. Secondo ordinanza comunale i ristoranti chiuderanno alle 2, mentre i bar e le caffetterie alle 22. Ripartono le feste popolari ma dovranno rispettare alcuni limiti: non più di mille persone all’aperto e massimo 300 al chiuso. Inoltre, dei sensori controlleranno l’ingresso delle persone in spiaggia, per avere il numero preciso delle presenze al fine di evitare assembramenti. Saranno vietati i gruppi con più di 20 persone. Forse alcuni club potrebbero riaprire a metà luglio o ad agosto per piccoli party privati, con un numero ridotto di ospiti. Ma è ancora tutto da vedere.

Sull’isola, quest’anno famiglie allargate e amici optano per una vacanza più isolata, a contatto più con la natura che con altra gente e per questo si registrano tante ville date in affitto. Ci si potrà dedicare a se stessi con retreat spirituali, di meditazione, yoga e mindfulness. Si potrà passeggiare per le oltre 80 spiagge dell’isola o per i mercatini hippie (Las Dalias, Punta Arabì e Sant Jordi). I 210 chilometri di costa sono impreziositi dalle meraviglie della natura come Cala d’en Serra, spiaggia a nord dell’isola, Cala Salada con le sue acque cristalline, Cala Bassa, a ovest dell’isola, vicino a San Antoni, lungo la costa di San José (la Cala Vadella dalla sabbia fine e bianca), vicino al faro di es Moscarter de Portinatx o al Plà de Corona de Santa Inés, Cala Benirras, una delle poche spiagge rimaste selvagge e incontaminate.

L’isola offre anche sentieri escursionistici che attraversano i suoi cinque comuni e si affacciano sul mare: Eivissa, Sant Josep, Sant Antoni, Sant Joan e Santa Eulalia. Per chi è appassionato di storia, per apprendere qualcosa sulla storia di Ibiza, oltre alle necropoli di Puig des Molins, dichiarate Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, si può visitare la riserva naturale di Ses Salines, a sud dell’isola, di fronte a Formentera.

L’estate 2020 a Ibiza, dunque, sarà molto diversa dal solito: ci sarà meno gente ma a vantaggio di un turismo di qualità, non limitato alla solita vita notturna.

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