“Siamo preoccupati per il modo in cui la Russia ha sperimentato un proiettile con le caratteristiche di un’arma da uno dei suoi satelliti“, ha dichiarato il maresciallo Harvey Smyth, capo della divisione spaziale della Royal Air Force del Regno Unito. La Gran Bretagna unisce, così, la sua voce a quella degli Stati Uniti nell’accusa alla Russia di aver testato “armi spaziali”.
Secondo Washington e Londra, il test rappresenterebbe una violazione – smentita da Mosca – degli accordi internazionali sulla non militarizzazione dello spazio. Si tratta di “una minaccia all’uso pacifico dello spazio e che rischia di produrre detriti pericolosi“, ha aggiunto Smyth, sollecitando Mosca “ad astenersi da qualunque ulteriore test analogo”. Quelle di Smith sono le prime accuse britanniche ai russi su questioni spaziali e arrivano due giorni dopo la pubblicazione di un rapporto parlamentare che ha accusato governi e apparati di sicurezza del Regno d’aver “gravemente sottostimato” la minaccia e le interferenze attribuite a Mosca negli ultimi anni.