Forti scosse di terremoto in Islanda: si intensifica lo sciame simico in atto da mesi nella penisola di Reykjanes

Terremoto in Islanda, nella penisola di Reykjanes: un'area geologicamente attiva "a causa della frattura tra le placche continentali dell'Eurasia e del Nord America"
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Il 19 luglio, alle 23:36 UTC, è stato registrato un terremoto Mw 5.1 localizzato a 0,3 km sudovest da un monte chiamato Fagradalsfjall, all’interno del vulcano Reykjanes, in Islanda.

Il sisma è stato avvertito in gran parte del sudovest del Paese, capitale compresa. Sono state anche rilevate numerose repliche tra cui eventi magnitudo 4.6 e 4.3, riportano i media locali. Sono state segnalate anche cadute di massi sul monte Festarfjall, a circa 6 km sudovest dall’epicentro.
In seguito la situazione è tornata alla normalità.

attività vulcano islanda
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L’attività sismica nella penisola di Reykjanes si è intensificata dal dicembre dello scorso anno, accompagnata dall’accumulo di magma al di sotto della superficie, che ha determinato l’innalzamento del terreno nell’area.
Le scosse di terremoto dei giorni scorsi sono parte di uno sciame sismico iniziato a febbraio, che si va spostando verso est, secondo l’Icelandic Met Office.
La penisola di Reykjanes è un’area geologicamente attiva a causa della frattura tra le placche continentali dell’Eurasia e del Nord America,” ha spiegato ad Iceland Review Elísabet Pálmadóttir, esperta dell’Icelandic Met Office. “L’attività sismica potrebbe essere causata da attività vulcanica o tettonica, o anche entrambe.”

All’inizio dell’anno si è temuto che l’attività sismica potesse essere segnale precursore di un’eruzione vulcanica, ma le autorità hanno chiarito che un tale rischio è da considerarsi estremamente basso: l’ultima volta che il vulcano della penisola di Reykjanes ha eruttato è stato circa 800 anni fa.

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