Spiagge bianche e grappoli di atolli: le isole Maldive viste dallo Spazio [FOTO]

L'atollo di Ari, uno dei più grandi atolli delle Maldive, lungo circa 90 km e largo 30 km
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Le isole Maldive sono ritratte in questa immagine acquisita dalla missione Copernicus Sentinel-2.

Una popolare destinazione turistica e per le immersioni, con le sue spiagge bianche, la Repubblica delle Maldive si trova nell’Oceano Indiano, circa 700 km a sud-ovest di Sri Lanka. Questa nazione insulare è formata da una catena di circa 1.200 piccole isole coralline, che sono raggruppate in grappoli di atolli – distribuiti su 90.000 kmq di oceano.

Un atollo è una struttura corallina di forma circolare o ovale, con una laguna al centro. Queste strutture tipicamente si formano intorno a un’isola vulcanica che si è abbassata mentre il corallo cresce verso l’alto. Le Maldive poggiano in effetti sulla sommità di un’antica catena montuosa vulcanica.

In questa immagine è rappresentato l’atollo Ari, nella parte ovest dell’arcipelago. L’atollo di Ari è uno dei più grandi atolli delle Maldive, ed è lungo circa 90 km e largo 30 km. I colori turchesi nell’immagine rappresentano le limpide e poco profonde acque, che contrastano con le acque scure del profondo Oceano Indiano. Diverse nubi si possono osservare in fondo all’immagine.

Una delle nazioni più basse del mondo, oltre l’80% del territorio delle Maldive è inferiore al metro sopra il livello medio del mare. Questa altitudine estremamente bassa rende il Paese, e i suoi abitanti, particolarmente vulnerabili all’innalzamento del livello del mare.

I dati satellitari hanno dimostrato che l’oceano globale è cresciuto, mediamente, 3 mm l’anno negli ultimi 25 anni. Ma, ancora più allarmante, i dati satellitari mostrano che il tasso di innalzamento ha accelerato negli ultimi anni, e che è aumentato di circa 5 mm l’anno. Il riscaldamento delle acque oceaniche, lo scioglimento dei ghiacciai e la riduzione delle calotte di ghiaccio stanno rendendo l’innalzamento del livello del mare una reale minaccia per le isole basse come le Maldive.

Il prossimo satellite Copernicus Sentinel-6 Michael Freilich, il cui lancio è previsto a novembre 2020, mapperà fino al 95% degli oceani della Terra ogni 10 giorni. Il satellite ha a bordo un altimetro radar di nuova generazione che osserverà i cambiamenti annuali nel livello medio del mare con una precisione millimetrica, insieme anche a misurazioni della velocità dei venti di superficie, dello stato del mare e delle correnti oceaniche geostrofiche. Questo nuovo satellite assumerà il ruolo di missione di riferimento per fornire dati critici per la registrazione a lungo termine delle misurazioni dell’altezza della superficie del mare.

Queste misure sono essenziali non solo per il monitoraggio dell’innalzamento dei nostri mari, ma anche per le previsioni climatiche, per la gestione sostenibile delle risorse oceaniche, per la gestione delle coste e per la protezione ambientale.

L’ESA sta sviluppando la missione congiuntamente con i suoi partner, NASA, Commissione Europea, EUMETSAT e NOAA, con il sostegno del CNES.

Questa immagine, che è stata acquisita il 12 aprile 2019, fa parte della serie video Earth from Space.

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