Oggi il Tribunale amministrativo regionale di Trento ha nuovamente sospeso con un’ordinanza il provvedimento della Provincia autonoma di Trento di eventuale abbattimento dell’orsa JJ4 che il 22 giugno scorso aveva ferito padre e figlio sul monte Peller in Val di Non in Trentino.
L’udienza definitiva del Tar è fissata il prossimo 22 ottobre.
Secondo i giudici quanto accaduto sul monte Peller “non è imputabile al comportamento problematico di un singolo orso, bensì ad un più ampio problema di gestione della convivenza con gli esseri umani“.
Enpa e Oipa: “Ora lavoriamo su politiche di convivenza tra uomo e orso, unica strada percorribile”
Il Tar di Trento ha confermato la sospensione dell’ordinanza provinciale che aveva disposto l’uccisione dell’orsa JJ4. In attesa del merito, già fissato per il 22 ottobre, Enpa e Oipa sottolineano l’importanza adesso di lavorare tutti insieme per una politica vincente di convivenza, l’unica strada percorribile per una gestione corretta della fauna selvatica. Non si tratta di una sentenza ma, da quanto è emerso, il Tar emanerà non un’ordinanza cautelare, bensì un’ordinanza collegiale. Questo l’esito dell’udienza di oggi in risposta ai ricorsi al Tar presentati da Enpa ed Oipa e da altre associazioni, che sono stati poi trattati assieme.
E’ arrivato il momento di dire basta alla politica dell’emergenza e degli allarmismi basata solo su ordinanze e catture. Una convivenza tra uomo e fauna selvatica è possibile, lo dice anche la scienza. La gestione degli orsi e delle specie particolarmente protette dovrebbe essere di competenza del Ministero dell’Ambiente, vero tutore della biodiversità nel nostro Paese.
Ora, in attesa dell’ordinanza collegiale preannunciata dal presidente del Tar, è bene che siano attivate tutte quelle misure di prevenzione (per esempio la chiusura di zone dove siano presenti mamme e cuccioli) e la corretta informazione dei cittadini e dei turisti, garantendo la libertà per tutti gli orsi, anche per M49 il quale, essendo radiocollarato, può essere controllato e monitorato senza essere rinchiuso e imprigionato.