Storica decisione in Turchia: Santa Sofia tornerà ad essere una moschea. Santa Sofia e’ uno dei monumenti piu’ famosi al mondo, il piu’ visitato della Turchia, edificato nel 537 per volere dell’imperatore Giustiniano e della moglie Teodora che desideravano farne la piu’ grande chiesa del mondo (vedi foto della gallery scorrevole in alto). La sua imponente struttura centrale mantiene l’impianto originale del 537. Nel 1453, con la presa di Costantinopoli da parte delle truppe ottomane guidate dal sultano Mehmet “il conquistatore”, l’Impero Romano d’Oriente giunse alla fine e Santa Sofia divento’ una moschea, con l’aggiunta dei 4 minareti e con alcuni cambiamenti realizzati dal grande architetto ottomano Sinan. Il sultano Mehmet ordino’ di preservare i preziosi mosaici, coprendoli invece di distruggerli. Rimase una moschea fino al 1935, quando, con la fine dell’impero ottomano e la fondazione della Repubblica turca, divento’ un museo.
Ora il Consiglio di Stato turco, con voto all’unanimità, ha annullato il decreto del 24 novembre 1934 dell’allora presidente Mustafa Kemal Ataturk: la storica decisione apre la strada alla riconversione in moschea del monumento simbolo di Istanbul.
Nel 2016, per la prima volta dopo 85 anni, all’interno di Santa Sofia venne celebrata una preghiera islamica e al sito fu assegnato un imam per il richiamo alla preghiera dai minareti e la lettura del Corano, in determinate occasioni e anniversari. Il ritorno di Santa Sofia allo status di moschea arriva dopo settimane di polemiche con la Grecia, che ha attaccato duramente Ankara per la preghiera islamica recitata lo scorso 29 maggio, quando alcuni dei vertici politici e religiosi hanno pregato all’interno della struttura per celebrare la conquista di quella che sarebbe diventata la capitale dell’impero ottomano. Costantinopoli è diventata Istanbul per tutto il mondo, tranne per la Grecia, che ancora la chiama con il vecchio nome. Le vibranti proteste per quanto avvenuto il 29 maggio hanno scatenato una reazione a catena che ha portato alla decisione odierna di riconvertire il monumento.
La decisione non e’ immediatamente effettiva. I giudici amministrativi hanno infatti stabilito che entro i prossimi 30 giorni la decisione dovra’ essere trasmessa al Direttorato Generale delle Fondazioni religiose. Poi l’ultimo decreto spettera’ al presidente Recep Tayyip Erdogan, da sempre favorevole alla riconversione in moschea di Santa Sofia. In base alle indiscrezioni pubblicate dai media turchi, gli splendidi affreschi e mosaici all’interno della struttura, incompatibili con l’iconofobia islamica, saranno coperti con un sistema di tende automatiche, che li lascerebbe visibili al termine dello svolgimento dei riti musulmani. La prima preghiera potrebbe avere luogo il 15 luglio, nel quarto anniversario del tentato golpe in Turchia.