Yogurt ritirato dal mercato, è allerta: non adatto al consumo di chi soffre di intolleranza al lattosio [MARCHIO E LOTTI]

Lo yogurt, venduto come privo di lattosio, in realtà lo contiene e dunque non deve essere consumato da chi presenta intolleranza alimentare al lattosio
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Il Ministero della Salute ha pubblicato un avviso di richiamo per diversi lotti di yogurt marchio Despar Italia Consorzio. Il prodotto, venduto come privo di lattosio, contiene in realtà il lattosio stesso e dunque non deve essere consumato da chi presenta intolleranze alimentari al disaccaride. Si tratta di due diversi prodotti:

  • YOGURT GRECO CON PEZZI DI FRAGOLA senza lattosio 150 g DESPAR FREE FROM, lotto di produzione 06/07/2020, prodotto da Neogal s.a., DAIRY INDUSTRY OF DRAMA S.A.”NEOGAL”, in Grecia – data di scadenza indicata in 26-07-2020;
  • YOGURT GRECO SENZA GRASSI senza lattosio 150 g DESPAR FREE FROM, lotto di produzione 06/07/2020, prodotto da Neogal s.a., DAIRY INDUSTRY OF DRAMA S.A.”NEOGAL”, in Grecia – data di scadenza indicata in 26-07-2020.

La presenza di lattosio in un prodotto che dovrebbe esserne privo lo rende dunque non adatto al consumo di chi soffre di intolleranza.

INTOLLERANZA AL LATTOSIO: COME RICONOSCERLA

L’intolleranza al lattosio consiste nell’incapacità di digerire correttamente il lattosio, lo zucchero contenuto nel latte, ed è causata da una presenza insufficiente dell’enzima lattasi, come si legge sul sito web humanits.it. Il disturbo, che si stima interessi almeno il 40% degli italiani, può essere di origine genetica, e dunque comparire già dall’infanzia, oppure manifestarsi in età adulta.

Il problema – si legge ancora – ha origine nell’intestino tenue. Il lattosio infatti è un disaccaride che per essere correttamente digerito dall’organismo deve prima essere scomposto nei due zuccheri semplici che lo compongono: galattosio e glucosio. Questa scissione avviene proprio nell’intestino tenue ad opera dell’enzima lattasi, che come tutti gli enzimi ha il compito principale di facilitare l’assimilazione di specifici cibi “riducendoli” a elementi più semplici. Se l’enzima lattasi è carente o assente, il lattosio non può essere digerito e resta a fermentare nel lume intestinale.

“Esistono vari gradi di intolleranza al lattosio e dipendono, appunto, da quanto è consistente e reversibile il deficit di enzima lattasi”, spiega la dottoressa Beatrice Salvioli, Gastroenterologa di Humanitas. “Ciò significa che alcuni soggetti intolleranti possono assumere dosi limitate di lattosio senza effetti indesiderati”.

Quali sono i sintomi?

Quando il lattosio, come qualunque altro residuo alimentare non digerito, permane nel tratto intestinale, viene fermentato dalla flora batterica. Il processo di fermentazione richiama liquidi nel colon e aumenta la produzione di gas. In questo modo – spiega la dott.ssa Salvioli – si originano i principali sintomi”:

  • meteorismo
  • flatulenza
  • gonfiore
  • dolori addominali
  • diarrea
  • stitichezza
  • Possono manifestarsi anche nausea, mal di testa, spossatezza ed eruzioni cutanee.

I sintomi appaiono dopo aver mangiato alimenti che contengono lattosio ma possono cambiare molto da soggetto a soggetto, perché dipendono dalla gravità dell’intolleranza e dal tipo di pasto ingerito.

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