Il nubifragio che ha messo in ginocchio Verona? Frutto del karma causato da concittadini “nazifascisti e razzisti che da anni fomentano odio“: sono divampate in brevissimo tempo le polemiche dal tweet shock postato oggi dall’inviato di “Repubblica” Paolo Berizzi.
Sotto una foto che ritrae un marciapiede ricoperto di ghiaccio, Berizzi ha scritto: “Sono vicino a Verona e ai veronesi per il nubifragio che ha messo in ginocchio la città. I loro concittadini nazifascisti e razzisti che da anni fomentano odio contro i più deboli e augurano disgrazie a stranieri, negri, gay, ebrei, terroni, riflettano sul significato del karma“.
Le risposte non si sono fatte attendere.
“Vorrei che in situazioni come queste le persone che hanno voglia di fare polemiche o gli sciacalli stessero zitte.
Davanti a una situazione come questa, davanti ad una città già in difficoltà a causa del Covid, dovrebbero chiudersi le mani dentro a un cassetto invece di scrivere attacchi vergognosi come quelli scritti ad esempio da un giornalista di Repubblica“: questo il commento del sindaco di Verona, Federico Sboarina, in riferimento al post pubblicato da Berizzi in cui il giornalista invita i veronesi a riflettere sul concetto di karma.
Dopo le polemiche scatenate dal post, il cronista di “Repubblica” è tornato sui suoi passi e si è scusato: “Sono sicuro che la maggioranza dei veronesi, a differenza di una minoranza di odiatori seriali ben noti in città, abbia capito il senso del mio messaggio. Ribadisco la mia piena, totale e incondizionata solidarietà a tutti – tutti – i cittadini di Verona colpiti dal nubifragio di ieri“.
“Se qualcuno si è sentito offeso me ne scuso“.