Caso Viviana Parisi, la rivelazione degli ultimi esami: Gioele sarebbe morto a causa dell’incidente stradale

Dagli ultimi accertamenti riprende quota la tesi che Gioele possa essere rimasto ferito mortalmente nell'incidente stradale sulla A20
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Gli ultimi accertamenti irripetibili di tipo biologico eseguiti dalla polizia scientifica di Palermo sull’Opel Corsa di Viviana Parisi hanno rivelato un particolare fondamentale nelle indagini. Gli esami, disposti dal Procuratore di Patti, sono stati eseguiti su sei campionature effettuate il 6 agosto scorso sull’auto della donna per verificare l’eventuale presenza di profili genetici ed eventuali future comparazioni. Esami che, aggiunti a particolari emersi dall’autopsia sul bambino, fanno riprendere quota alla tesi che Gioele possa essere rimasto ferito mortalmente nell’incidente stradale sulla A20. In auto, infatti, sono state rinvenute micro tracce di sangue.

L’entomologo: “Manca la prova regina, impossibile dire se Gioele è morto accanto alla madre”,

C’è una fauna entomologica” anche sul corpicino del piccolo Gioele. Lo ha detto il professor Stefano Vanin, l’entomologo chiamato dalla Procura di Patti per l’autopsia del piccolo Gioele. “Adesso come nel caso della madre è tutto da analizzare in laboratorio”, dice. “Capisco che ci sia questo bisogno di risposte, ma vi dico anche che c’è un milione di insetti – spiega – finché non analizzeremo Questi insetti in laboratorio non si potrà dire molto”. “Oggi come oggi” non è possibile capire se il bambino sia “morto vicino alla madre Viviana”, come dice ancora Vanin. “Sono stati raccolti un sacco di elementi sia per quanto riguarda la componente medica che veterinaria ed entomologica – dice – quindi di elementi raccolti ce ne sono”. “Noi abbiamo una serie di requisiti a cui rispondere – dice – abbiamo chiesto 90 giorni e faremo l’impossibilità per starci. Le comunicazioni le daremo direttamente al pm che ci ha incaricato”. Alla domanda se il corpo di Gioele ‘parla’ ha detto: “come ogni corpo ha dato delle informazioni, quanto è informativo lo vedremo. Io altro di insetti e i medici legali parlano di corpo“. Ha ribadito che “è un caso difficilissimo, perché’ c’è un clima e un ambiente particolare, anche se qualche elemento informativo è stato estratto“. Sul terreno ci sono dei “segni di giacitura del corpo – dice ancora – il terreno non è compromesso ma è un ambiente su cui sono passare delle persone”.

Il legale: non si esclude la tragica fatalità

“Ci vuole prudenza, anche se stanno emergendo degli spaccati che fanno pensare si possa trattare di una tragica fatalita’. Bisogna avere pazienza ed essere molto cauti. Al momento non ci sono punti fermi”. Cosi’ il legale della famiglia Parisi, l’avvocato Nicodemo Gentile, all’ANSA, sugli esiti dell’autopsia a Messina. Sui resti umani recuperati nelle campagne di Caronia, e che apparterrebbero al piccolo Gioele Mondello, “ci sono dei segni di azione da parte di animali di diversa tipologia“, precisa l’avvocato Pietro Venuti, legale della famiglia di Viviana. Venuti oggi era presente al Policlinico di Messina, dove sono state eseguite la Tac e l’autopsia sui resti del bambino. Le prime risultanze degli accertamenti eseguiti oggi non consentono tuttavia di chiarire se l’azione degli animali nella boscaglia di Caronia sia la causa della morte del piccolo o se questi fosse gia’ privo di vita. “Non e’ possibile giungere a conclusioni dal momento che siamo ancora in una fase iniziale degli accertamenti“, aggiunge il legale.

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