Fermare ora i focolai di una seconda ondata dell’epidemia da coronavirus in Italia. Lo dice l’epidemiologo dell’Universita’ di Pisa Pier Luigi Lopalco, capo della task force anti-Covid in Puglia, in un’intervista all’Huffington Post. ‘Guai ad abbassare la guardia affidandosi solo alle proprie percezioni personali sulla malattia – aggiunge – Se le catene di contagio cominceranno a circolare liberamente, a quel punto arriveremo a una crescita esponenziale’. ‘Uno dei problemi nella lotta la Covid e’ l’analfabetismo funzionale, che crea incoscienza sulle malattie infettive in un Paese dove l’educazione scientifica e’ sottoterra. Dobbiamo cercare di capire quali siano i limiti oltre i quali non far arrivare il virus. Guai ad abbassare la guardia affidandosi solo alle proprie percezioni personali sulla malattia’, aggiunge a proposito dell’aumento dei casi e della situazione nelle localita’ di vacanza in Italia e all’estero.
A proposito della riapertura della scuola, Lopalco la ritiene una priorita‘, anche se ‘c’e’ da aspettarsi qualche focolaio che va gestito per evitare che si trasformi in un dilagare incontrollato‘. E’ un dato preoccupante quello italiano? ‘Va valutato attentamente – risponde Lopalco – i 500 casi di oggi non vanno paragonati con i 500 di febbraio, perche’ sono completamente diversi. Quelli attuali sono i primi focolai di innesco di una seconda ondata, quindi vanno considerati alla stregua dei casi osservati a dicembre dello scorso anno, che nessuno aveva osservato prima. Quello che ora dobbiamo valutare e’ la nostra capacita’ di bloccare’ i focolai. In questo modo, anche se avremo una crescita ‘con mille o 2mila casi al giorno a livello nazionale, poi si fermera’ li’. Se invece le catene di contagio cominceranno a circolare liberamente, a quel punto arriveremo a una crescita esponenziale’.