E’ di Viviana Parisi il cadavere trovato nel pomeriggio nei boschi attorno a Caronia. Secondo quanto si apprende da fonti investigative, la conferma e’ arrivata dalla fede che la donna aveva al dito: all’interno c’e’ scritto il nome del marito, Daniele Mondello. Il marito avrebbe riconosciuto, secondo quanto apprende l’Adnkronos, alcuni gioielli della moglie ma anche dei vestiti e le scarpe. In attesa dell’autopsia, il corpo sembra essere quello di Viviana con un margine di circa il 90% di probabilità. Gli inquirenti hanno sequestrato nell’area dov’e’ stata trovata Viviana un traliccio che regge cavi dell’energia elettrica per capire se la donna possa essersi gettata dall’alto dopo essere salita sull’impalcatura.
Viviana, dj 43enne originaria di Torino, era scomparsa insieme al figlio Gioele di 4 anni sei giorni fa. Il corpo, irriconoscibile e in stato di decomposizione, indossava un paio di pantaloncini jeans, una maglietta e un paio di scarpe bianche: una era al piede l’altra e’ stata trovata vicino al cadavere che giaceva bocconi tra gli alberi di una boscaglia non molto distante dal punto dell’autostrada A20 da cui Viviana si e’ allontanata.
Ancora nessuna traccia del piccolo Gioele. I vigili del fuoco stanno continuando le ricerche del piccolo. Gli investigatori vogliono appurare cosa abbia fatto la donna nei venti minuti trascorsi tra la sua uscita nel casello autostradale di Sant’Agata di Militello e il suo rientro in autostrada. La speranza e’ che la donna abbia affidato il bambino a qualcuno. Accanto a questo filo di speranza vi e’ pero’ anche la terribile ipotesi che il bambino sia morto e il suo corpo sia stato fatto a pezzi dai cinghiali. Il medico legale, infatti, ipotizza che Viviana Parisi sia morta lo stesso giorno della scomparsa e che il suo corpo oltre al deperimento per cause naturali e climatiche sia stato sfigurato da animali selvatici.
Solo l’autopsia potra’ dire come e quando e’ morta Viviana, ha detto il procuratore capo di Patti, Angelo Cavallo, al termine dell’ispezione medico-legale del corpo della donna. Le condizioni del cadavere, ha spiegato il magistrato, lasciano “aperte tutte le ipotesi, dall’incidente al gesto estremo”: potrebbe essersi uccisa oppure potrebbe essere deceduta per morte violenta.
Le ricerche del bimbo sono riprese con un massiccio impegno di uomini, mezzi e cani molecolari che proseguiranno per tutta la notte. L’area divisa per reticoli e’ di oltre 300 ettari. Le esplorazioni si svilupperanno a partire dal punto in cui e’ stato ritrovato il cadavere. In linea d’aria e’ a meno di un chilometro dalla galleria Pizzo Turda nel quale Viviana ha avuto il lieve incidente con il furgone degli impiegati di una ditta di manutenzione. Secondo la ricostruzione degli operai, che si sono subito fermati per deviare il traffico, la donna avrebbe proseguito per un tratto e poi sarebbe scomparsa.
I vigli del fuoco hanno seguito le sue tracce per alcune centinaia di metri. La logica avrebbe voluto che Parisi imboccasse un varco sul lato destro della carreggiata. Invece, la posizione del cadavere, sul quale verra’ svolta l’autopsia, indica che abbia lasciato a piedi l’autostrada scavalcando il guard rail a sinistra. Da qui si sarebbe allontanata per alcune centinaia di metri prima di trovare la morte nella boscaglia vicina. Gli operai sostengono che era sola (altri dicono che fosse con il figlio). Resta da capire a questo punto dove sia finito il piccolo Gioele.
“Mia moglie durante il coronavirus stava male – aveva detto il marito di Viviana, Daniele Mondello, anche lui dj – temeva sia per me che per il bimbo. Siamo una coppia che e’ sempre stata vicina, lei e’ una mamma speciale. Le dico di tornare a casa“. Ora alla memoria tornano in mente le parole dell’ultimo post pubblicato dalla dj sui social: “Non ho piu’ niente ma pian piano se arrivano alcune serate vorrei riprendermi il mio passato per andare avanti con il presente e il futuro se Dio vuole, riprendere un po’ la mia vita lavorativa per vivere, per ritornare nella famiglia, per condividere di nuovo tutto, collaborare con il mio compagno di viaggio che comunque da solo ha continuato a lottare come si fa con tutto nella vita per il lavoro e la quotidianita'”.