Maltempo: situazione in miglioramento in Alto Adige, ancora criticità nel Friuli Venezia Giulia, emergenza idrica nel Pordenonese

Situazione in miglioramento su parte delle regioni del Nord dopo il forte maltempo del weekend: il punto della situazione
MeteoWeb

È stato un weekend caratterizzato dal violento maltempo su tutto il Nord Italia, con nubifragi, grandinate, forte vento e numerose trombe d’aria che hanno provocato danni estesi. Ora è il momento della conta dei danni, mentre il meteo avverso concede una tregua, tranne che per il Nord-Est, dove sono in arrivo ancora violenti temporali tra Veneto e Friuli Venezia Giulia. Ecco il punto della situazione.

Verso la normalizzazione in Alto Adige

Questa mattina alla presenza dell’assessore provinciale alla Protezione civile e’ stata valutata nel centro situazioni dell’Agenzia per la Protezione civile la situazione in seguito al maltempo dei giorni scorsi. L’assessore e direttore dell’Agenzia provinciale per la Protezione civile Rudolf Pollinger ha evidenziato che si e’ trattato di un evento eccezionale con un tempo di ritorno di 30 anni e che ha dimostrato che gli investimenti fatti nella protezione dei fiumi e dei bacini montani ha dato i suoi frutti insieme all’ottima organizzazione e gestione dell’evento. Dopo la chiusura disposta domenica a scopo precauzionale a fronte della piena dell’Adige, la linea ferroviaria del Brennero e’ stata riaperta. Resta chiusa invece la circolazione sulla linea ferroviaria della val Pusteria. I treni sono rimpiazzati da corse bus sostitutive. L’autostrada A22 e’ stata riaperta in entrambe le direzioni di marcia. Il Servizio strade continua i lavori di ripristino della percorribilita’ delle strade, soprattutto sulla statale del Brennero (SS 12) dove resta chiuso il tratto in corrispondenza di Campodazzo.

Secondo Philipp Sicher, direttore della Ripartizione Servizio strade, la riapertura dovrebbe avvenire nei prossimi giorni. La statale SS 51 fra Dobbiaco e Carbonin in val di Landro e la statale della Valle Aurina (SS 621) a Predoi sono di nuovo percorribili. Sulla statale della Pusteria fra Valdaora e Monguelfo si viaggia a senso unico alternato. Tutti i 500 lavoratori del Servizio strade sono stati in servizio nei giorni scorsi giorno e notte. Attualmente tutte le misurazioni dei livelli dei fiumi sono rientrate sotto i livelli di guardia. Gli interventi di progettazione e rinforzo degli argini dell’Adige avvenuti nel corso degli ultimi 20 anni ha dimostrato la sua efficacia in questa circostanza, in particolare ad Egna dove e’ stato raggiunto il livello di piena piu’ alto mai registrato con 7,1 m. I lavori eseguiti e la costante osservazione degli argini da parte dei Vigili del fuoco volontari ha dimostrato la resilienza del sistema di prevenzione. Gli argini verranno ricontrollati a breve.

Nei boschi dell’Alto Adige, chiuse per smottamenti diverse strade di accesso ai masi, in particolare a Sarentino, Villandro e Barbiano ma non e’ stato segnalato alcun intervento di grosso rilievo. Allo stato attuale sono sotto osservazione anche 70 m del muro di argine a Ponte Gardena alla confluenza del Rio Gardena con l’Isarco. Per i vigili del fuoco volontari la situazione della piena a Chiusa e’ stata la piu’ critica. 14 corpi volontari di vigili del fuoco con circa 150 uomini erano in servizio per sgomberare e ripulire cantine allagate e garage. I lavori continueranno ancora per qualche tempo. Nella Bassa Atesina (Egna e Vadena) circa 50 vigili del fuoco sono stati impegnati in loco per tenere sotto controllo i punti di osservazione dei livelli dell’acqua nella centrale di osservazione, nei punti di osservazione sui fiumi e nelle stazioni. Nelle zone di Merano, Bolzano, Val Pusteria e Alta Valle Isarco la situazione si e’ tranquillizzata entro la serata di ieri e il servizio antipiena ha potuto essere sospeso. Fra il 29 e il 31 luglio l’Unione provinciale dei corpi dei vigili del fuoco volontari dell’Alto Adige hanno svolto oltre 500 interventi che hanno visto impegnati oltre 3.000 uomini. 150 corpi volontari dei vigili del fuoco, circa la meta’ di quelli complessivamente presenti in provincia, sono stati allertati e in servizio. La situazione meteo sta migliorando. Secondo il Servizio meteo provinciale non sono previste ulteriori precipitazioni importanti.

Danni a strutture: emergenza idrica nel Pordenonese

L’ondata di maltempo ha colpito anche diverse aree del Friuli Venezia Giulia. “Ci sono delle criticita‘ che grazie alla Protezione civile stiamo risolvendo – ha detto questa mattina il presidente del Fvg, Massimiliano Fedriga, a margine di un incontro – certamente, rispetto ad alte realta’ del Paese, abbiamo retto meglio”. L’ondata di maltempo ha provocato un’emergenza idrica in una dozzina di Comuni nel pordenonese. Sono state gravemente danneggiate alcune infrastrutture connesse alla presa di captazione che insiste sul torrente Comugna nei Comuni di Vito d’Asio e Clauzetto. HydroGEA, la societa’ che gestisce il servizio idrico, si e’ attivata sia intervenendo nell’area di captazione sia organizzando un servizio sostitutivo tramite cisterne. In presenza di torbidita’ al rubinetto, sentita l’Azienda sanitaria Friuli Occidentale, e’ stato raccomandato di non utilizzare l’acqua per uso potabile e per scopi alimentari. Per il ripristino completo della condotta potrebbero volerci alcuni giorni: l’area interessata conta circa 15 mila persone.

Maltempo Verona: piena dell’Adige passata senza criticità

La situazione dell’Adige è sotto controllo ma resta costantemente monitorata.  Il livello dell’acqua sta progressivamente scendendo, nessun ponte è stato chiuso e la viabilità risulta normale su tutto il territorio comunale di Verona. Ciò grazie ad una serie di azioni preventive messe in campo dalle squadre della Protezione civile già dal pomeriggio di ieri e proseguite nella notte, dopo che la portata del fiume si è ingrossata per le forti piogge che scendevano dal Trentino. Alle 12 di oggi la portata del fiume era già scesa a 1,60 metri rispetto al picco massimo di 1,66 metri delle 10.40 di stamattina. La macchina della prevenzione ha lavorato per posizionare cinque paratie in prossimità di altrettanti accessi al fiume, per mettere in sicurezza le zone ed evitare qualsiasi tipo di passaggio: davanti alle doppie scalette alla Giarina, a Riva San Lorenzo, ai Filippini, a Ponte Catena e in Lungadige Rubele. Sono state chiuse tutte le alzaie per allontanare le persone dal corso d’acqua e sette autobotti sono state messe nei punti più critici per pompare l’acqua in eccesso. Dal pomeriggio di oggi fino a domani, saranno chiusi al traffico Lungadige Matteotti e Lungadige Re Teodorico, dove Acque Veronesi posizionerà delle pompe per aspirare l’acqua e rilanciarla nel fiume visto che gli sfiori sono sott’acqua. Un intervento per evitare che, in previsione di nuove piogge, possano esserci problemi di allagamenti nelle zone di via Prato Santo e Giarina. Per non congestionare la viabilità, sarà aperta al traffico la corsia preferenziale di Interrato Acqua Morta per consentire la svolta su via Carducci. Sul posto sarà presente la Polizia Locale.

“La piena dell’Adige è passata da Verona senza nessuna criticità – ha detto il sindaco Federico Sboarina -. Già da ieri sono stati effettuati una serie di interventi preventivi sia di messa in sicurezza e chiusura di tutte le alzaie e discese verso il fiume. Stanotte siamo intervenuti anche con le paratie, per assicurare uno sbarramento nel caso in cui l’acqua si fosse alzata troppo. Adesso l’acqua ha cominciato a scendere e non si registra nessuna criticità, tanto che non è stato chiuso nessun ponte e la viabilità è regolare. Nel pomeriggio chiuderemo lungadige Matteotti e Re Teodorico per permettere ad Acque Veronesi di fare interventi mirati e temporanei per aspirare l’eventuale acqua in eccesso vista la probabile pioggia di oggi”. “In questi casi la prevenzione è fondamentale, ecco perché le nostre squadre della Protezione civile in accordo con quelle regionali in questi giorni non si sono mai fermate e continuano ad essere operative su tutto il territorio e, in particolare, nelle zone della provincia duramente colpite dal maltempo dei giorni scorsi. L’invito ai cittadini è di prestare sempre la massima attenzione, rimanendo lontani dagli argini e restando a distanza di sicurezza”.

“In mezz’ora il livello dell’Adige è calato di ben 6 centimetri, la situazione si sta normalizzando – spiega l’assessore alla Protezione civile-. L’acqua sta calando anche a Trento e San Michele all’Adige, dove aveva superato i 4 metri e 80 cm ed ora è già scesa a 3,5 metri. C’è un deflusso continuo rispetto ad una crescita che nel pomeriggio di ieri ci preoccupava. Gli interventi fatti nella notte sono stati necessari  perché prevenire è fondamentale. Fino alle 6.30 di questa mattina siamo stati operativi a Riva San Lorenzo, Ponte Catena, la Giarina e tutte le zone che solitamente sono a rischio. Ringrazio le squadre e i volontari della Protezione civile e degli Alpini, ieri mattina eravamo a Montecchia di Crosara e poi siamo passati a Colognola ai Colli, credo che Verona e la sua provincia abbia dato tanto in queste settimane e i volontari hanno dimostrato di essere sempre all’altezza”.

Proseguono, invece, gli interventi dei vigili del fuoco per la tromba d’aria che nel pomeriggio di sabato ha colpito Arzignano, Trissino e altri comuni del vicentino. Centinaia di abitazioni e qualche decina di aziende e impianti sportivi interessate. Le operazioni di soccorso vedono impegnate nella sola cittadina di Arzignano 15 squadre. Nella giornata odierna stanno proseguendo tutti gli interventi per la messa in sicurezza delle coperture, con la rimozione degli elementi pericolanti e la copertura con teli di nylon. I funzionari tecnici dei vigili del fuoco hanno eseguito sopralluoghi nelle scuole e negli edifici pubblici e nelle chiese lesionate per la pianificazione delle operazioni. Alle 15 di oggi i vigili del fuoco hanno eseguito 252 interventi da sabato pomeriggio.

“Abbiamo persone sfollate, 500 abitazioni scoperchiate e danneggiate, imprese a terra, l’agricoltura in ginocchio, edifici pubblici inagibili. Nelle prossime ore in Veneto arriveranno i tecnici della Protezione Civile nazionale per valutare l’entita’ dei danni”, ha scritto su Facebook Luca Zaia, presidente della Regione Veneto.

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