E’ stata definita “remota” l’ipotesi che Viviana Parisi, la dj scomparsa con il figlio di 4 anni lo scorso 3 agosto dopo avere lasciato Venetico in provincia di Messina, possa essere morta. A precisarlo al quotidiano “La Stampa” è stato il pm di Patti Angelo Cavallo che sta coordinando le indagini. “Non escludiamo alcuna pista ne’ alcuna ipotesi – chiarisce – dal gesto estremo all’allontanamento volontario. Il primo posto dove abbiamo cercato e’ stato il viadotto autostradale successivo al punto dell’incidente, nell’ipotesi del suicidio. Non c’è niente“. La morte al momento appare l’ipotesi meno probabile. “E’ possibile e non siamo ancora riusciti a ritrovarli. Ma per quanto e come li stiamo cercando, e’ un’ipotesi che ha l’1 per cento di probabilita’. Io mi auguro che chiami, e che dica che stanno bene”.
Gli inquirenti intanto stanno ricostruendo le ore successive alla scomparsa. “Gli scontrini del pedaggio ci dicono che ci sono venti minuti di buco tra il momento in cui è uscita e il momento in cui è rientrata. Dal suo paese, Venetico, ha raggiunto Milazzo. Qui, anzichè fermarsi come aveva detto al marito, ha imboccato l’autostrada in direzione Palermo ed è uscita allo svincolo di Sant’Agata, senza pagare il pedaggio. A Sant’Agata non sappiamo cosa abbia fatto per venti minuti, poi si è rimessa in marcia fino al punto in cui e’ accaduto l’incidente in autostrada”. Nell’intervista, il pm non esclude l’allontanamento volontario in compagnia di qualcuno.