Stretto di Messina: prezzi troppi alti per traghettare, Caronte & Tourist finisce nel mirino dell’antitrust

Prezzi alle stelle, servizio sempre più carente e poca concorrenza: Caronte & Tourist sotto istruttoria
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L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un’istruttoria nei confronti della Caronte & Tourist, società che si occupa del traghettamento lungo lo Stretto di Messina. L’obiettivo dell’istruttoria è quello di accertare se Caronte & Tourist applichi prezzi e condizioni contrattuali eccessivamente onerosi. Caronte è l’operatore che si trova in posizione dominante nello Stretto di Messina nel trasporto marittimo di passeggeri con mezzi gommati al seguito e di mezzi commerciali con conducente e che si presenta quale monopolista di fatto sulla rotta Villa San Giovanni-Messina Rada San Francesco. Secondo una prima analisi effettuata da parte dell’Autorità è emerso come Caronte & Tourist pratichi prezzi alti ed eccessivamente superiori rispetto a quelli praticati da altri operatori, oltretutto non parametrati rispetto agli ipotizzabili costi di svolgimento del servizio. Tali prezzi, inoltre, appaiono discriminatori nei confronti dei passeggeri con auto al seguito che viaggiano da soli, dato il prezzo pagato per un passaggio con auto risulta identico a prescindere dal numero di passeggeri.

Finalmente, ottima notizia! Si faccia luce sui costi assurdi ed esorbitanti. Il trasporto con il veicolo ha prezzi inaccettabili, un viaggio di solo andata Villa San Giovanni-MESSINA Rada San Francesco costa 37 euro. Il servizio è ogni 40 minuti, mentre fino a pochi anni fa era ogni 20. Insomma, peggio di così non si può” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. “Il caro traghetti, comunque, è un problema diffuso e generale. Ci si approfitta del periodo di vacanze per incrementare il costo del viaggio. Nel mese di luglio, secondo i dati Istat, il trasporto marittimo, in un solo mese, è rincarato del 7,8 per cento. Una cosa possibile anche per la scarsa concorrenza nel settore” conclude Dona.

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