“A fine agosto il nuovissimo vascello di ricerca tedesco “Sonne” ha solcato il mare antistante la costa orientale siciliana, al largo delle pendici etnee, al fine di installare delle stazioni di misura continua dei movimenti del fondale ionico ai piedi del vulcano“: lo ha spiegato Alessandro Bonforte (INGV-Osservatorio Etneo) sul blog INGVterremoti. L’obiettivo, precisa l’esperto, “è quello di riprendere, continuando ad approfondire la ricerca iniziata qualche anno fa, la collaborazione tra GEOMAR (centro di ricerche oceanografiche tedesco) e INGV. I risultati di quelle prime indagini sono stati raccolti in una pubblicazione scientifica, di cui si è parlato anche nel blog INGVvulcani.
Il nuovo studio (nell’ambito del progetto tedesco MAPACT-ETNA – Monitoring and Mapping Active Deformation offshore Mount Etna) si baserà sui dati raccolti con i nuovi sensori geodetici per il controllo di precisione del lento movimento del suolo, ben posizionati a cavallo della faglia alla luce dei risultati dello studio precedente, con l’aggiunta di nuovi sensori sismici per la registrazione della sismicità locale eventualmente generata da questo movimento.“