Il ministero della Salute pubblica una circolare in cui raccomanda l’uso dei test antigenici rapidi per la diagnosi di infezione da Covid-19 nelle scuole. Tra i vari test in uso, si legge nella circolare, il ministero sottolinea che quello molecolare rimane tuttora il test di riferimento per la diagnosi di SARS-CoV-2 e che i test antigenici rapidi su tampone naso-faringeo possono essere utili in determinati contesti, come lo screening rapido di numerose persone. Per quanto riguarda poi i test antigenici e molecolari su campioni di saliva, secondo il ministero allo stato attuale delle conoscenze, difficilmente si prestano allo screening rapido di numerose persone, in quanto richiedono un laboratorio attrezzato.
Per i motivi sopra esposti – si legge nella circolare – in vista di un probabile ampliamento dell’esigenza di prevenire, attraverso l’effettuazione di test, l’incremento dei contagi, l’utilizzo dei test antigenici rapidi puo’ essere utilmente esteso a contesti diversi rispetto a quello di porti e aeroporti. Posto che l’intervallo di tempo utile per ottenere i risultati dei test molecolari risulta piu’ ampio, il ministero della Salute ritiene che l’utilizzo di tali test antigenici rapidi sia in grado di assicurare una diagnosi accelerata di casi di Covid-19, consentendo una tempestiva diagnosi differenziale nei casi sospetti tra sindrome influenzale e malattia da SARS-CoV-2.
Il tema, infatti, riguarda la necessita’ di accelerare la diagnosi di casi sospetti di coronavirus. Infatti, e’ del tutto lecito assumere che la frequenza di episodi febbrili nella popolazione scolastica nel periodo autunnale e invernale sia particolarmente elevata, e che sia necessario ricorrere spesso alla pratica del tampone per escludere in tempi rapidi la possibilita’ che si tratti di Covid-19, nonche’ per individuare prontamente i casi, isolarli e rintracciarne i contatti, facilitando la decisione di applicare o meno misure quarantenarie in tempi brevi e con un risparmio notevole di risorse, evitando un eccessivo sovraccarico dei laboratori di riferimento. In caso di sospetto diagnostico ovvero in caso di esposizione al rischio del personale scolastico o degli alunni – conclude la circolare a firma del direttore generale del ministero della Salute Giovanni Rezza – ove sussistano i presupposti sopra indicati, si puo’, pertanto, ricorrere anche al test antigenico rapido.