Alto rischio di infarto per i positivi al Coronavirus, in caso di troponina alta: una ricerca italiana lancia l’allarme

I valori della troponina cardiaca,collegata ora al Covid-19, sono solitamente campanelli d'allarme per la diagnosi di un infarto del miocardio
MeteoWeb

Alti livelli di troponina nell’organismo rappresentano un fattore di rischio per la mortalità e lo sviluppo di complicanze cardiovascolari e non – come ad esempio embolia polmonare – nei pazienti ospedalizzati per COVID-19. La troponina è un enzima proteico associato alla contrazione muscolare miocardica, e a scoprire la sua pericolosità in caso di positività al Coronavirus è stata una italiana, appena pubblicata sulla rivista JAMA Cardiology. “I valori della troponina cardiaca – spiega Maurizio Volterrani Direttore del Dipartimento Scienze Cardiologiche e Respiratorie dell’IRCCS San Raffaele di Roma – sono solitamente campanelli d’allarme per la diagnosi di un infarto del miocardio: di norma si rilevano concentrazioni assenti o basse nel sangue, tuttavia in seguito a un infarto i livelli salgono repentinamente, e maggiore è il danno cardiaco, più è elevata la quantità dell’enzima. Ora è stato dimostrato anche un legame con la COVID-19“.

Lo studio e’ stato realizzato da un team di ricerca tutto italiano, il ‘Cardio-Covid Italy multicenter study’ che ha coinvolto ben 13 ospedali tra cui l’Istituto di Ricerca romano, ed e’ stato coordinato da scienziati del reparto di Cardiologia dell’ASST Spedali Civili di Brescia – Universita’ degli Studi di Brescia. Nella ricerca sono stati arruolati pazienti con covid-19 che sono stati ricoverati in 13 diverse unita’ cardiologiche di ospedali italiani dal 1 marzo al 9 aprile 2020. Il 70,8 per cento era di sesso maschile e l’eta’ media era di 67 anni. Durante il periodo di follow-up sono morti in 148 (il 24,1 per cento del totale). Il 37 per cento dei soggetti con troponina elevata è  deceduto contro il 13 per cento dei soggetti che non ne avevano un rialzo al momento del ricovero in ospedale. Livelli elevati di troponina sono stati riscontrati in 278 pazienti, ovvero il 45,3 percento del totale. Si tratta per lo più di pazienti anziani con una maggiore prevalenza di condizioni cardiovascolari quali ipertensione, insufficienza cardiaca, malattia coronarica e fibrillazione atriale.

Condividi