“Sui tamponi si sta facendo sempre di più, il numero sta crescendo. Ma durante la stagione autunnale e invernale gireranno altri virus e sarà necessario avere una potenza di fuoco maggiore. Si può arrivare a 300mila test al giorno e forse qualcosa di più nelle prossime settimane, non serve oggi”. Lo ha detto Pierpaolo Sileri, viceministro della Salute, durante un’intervista a Rai Radio 1.
“Sui trasporti si può aumentare la capienza: se si rispettano le regole, si usano disinfettante per le mani e la mascherina, soprattutto per i tragitti che non sono lunghi il rischio è basso. Sui trasporti si è detto anche troppo: distanza, mascherina e lavaggio mani sono più che sufficienti”, ha aggiunto.
“Pochi download della app Immuni? C’è un problema pratico in alcune circostanze, ma in Italia ci sono 80 milioni di telefonini: speriamo di arrivare almeno a 10 milioni. Se tutti avessero Immuni, il contact tracing sarebbe più facile e lo Stato risparmierebbe. Faccio un esempio – continua Sileri -. Entri in un ristorante, scopri di essere positivo dopo 14 giorni: è vero che il ristorante dovrebbe prendere i numeri di telefono di tutti, ma è difficile ricordare chi era a stretto contatto. In quel caso allora dovrebbero essere messi in quarantena tutte le persone presenti anche se non servirebbe. Con l’applicazione si può fare il tampone solo a soggetti selezionati: Immuni è sinonimo di libertà, la libertà di non dovere andare in quarantena se non si è stato a stretto contatto con un positivo”.
Infettivologo Bassetti: “Evitare di tamponare tutta Italia in 6 mesi, quando avremo i positivi riblocchiamo il Paese?”
Matteo Bassetti, direttore della Clinica malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova e presidente della Società italiana di terapia antinfettiva (Sita), intervenuto oggi ad ‘Agorà Estate’ su Rai 3, si chiede se “sia sostenibile” arrivare a più di 300mila tamponi al giorno nelle prossime settimane. “Io francamente dico che è bene avere una potenza di fuoco importante, ma bisogna anche evitare di fare il tampone a tutti. Se facciamo 300mila test al giorno vuol dire che in 6 mesi ne facciamo 60 milioni, cioè tamponeremo l’Italia intera e poi quando avremo i positivi che faremo? Riblocchiamo il Paese? E’ una domanda che pongo ai politici – spiega Bassetti – Noi dobbiamo avere una potenza di fuoco sostenibile per poter trattare i nuovi focolai, per poter fare il tampone a tutti coloro che hanno sintomi compatibili” con Covid-19. “Sinceramente farlo a tutta Italia nei prossimi 6 mesi non so se sia giusto”, riflette commentando le parole del viceministro della Salute Pierpaolo Sileri. “Intanto è lungi dall’essere il test perfetto – sottolinea Bassetti – Oggi io posso essere negativo e positivizzarmi stanotte perché la carica virale oggi è bassa e domani invece sale e posso essere positivo. Il tampone, quindi, è importante per tracciare nuovi focolai, è importante per chi è asintomatico, per chi arriva da Paesi a rischio, però eviterei di farlo a tutti“.
Consentire agli studenti di stare seduti al banco senza mascherina se c’è il distanziamento “mi pare una decisione di buonsenso. Dire a dei bambini di 6 anni che devono indossare la mascherina 5-6 ore al giorno sarebbe stata una decisione assolutamente ipocrita, perché dopo un giorno nessuno l’avrebbe più indossata. Bisogna non solo fare le regole, ma fare regole che le persone possono mantenere”, aggiunge poi Bassetti. L’esperto torna anche sul dibattito che ha riguardato gli studenti e i trasporti, sottolineando che “lì sì che la mascherina va indossata. E francamente ho trovato un po’ sterile tutta questa polemica. Nel modo in cui siamo andati fino a oggi sui trasporti pubblici ci potranno andare i ragazzi domani. Se vestono la mascherina qual è il problema? Mi sembra che gli autobus abbiano regole precise che possono valere anche per gli studenti. Sinceramente, che la capienza sia 70-80-90%, il trasporto pubblico è quello” e valgono le solite regole.
Bassetti tiene però a puntualizzare: “La mascherina è fondamentale, ma non rende invincibili. Bisogna rispettare anche altre misure. La mia sensazione questa estate è stata che le persone, vestendola, si sentivano invincibili. Ho la mascherina e posso fare tutto il resto, non mi lavo le mani, non mi distanzio, se ho la tosse e starnutisco vado in mezzo alle altre persone. Aver propagandato così tanto solo la mascherina probabilmente ha portato atteggiamenti un po’ più leggeri da altri punti di vista. Noi dobbiamo puntare sul fatto che altrettanto importanti sono anche il distanziamento, il lavaggio delle mani, lo stare a casa se ho sintomi compatibili con un’infezione respiratoria, il vaccinarsi e usare bene gli antibiotici”.
Zampa: “Ministero valuta la proposta di 300mila tamponi al giorno”
“Sui tamponi, come e’ noto, c’e’ la proposta di farne 300 mila al giorno. Il ministero valuta questa proposta con attenzione. Bisogna che sia una soluzione praticabile, bisogna evitare soluzioni che magari non tutelano nessuno. Oggi i tamponi sono aumentati enormemente, non c’e’ piu’ il problema di reagenti che avevamo all’inizio. Piu’ cerchi e piu’ isoli e piu’ fermi la diffusione del virus“. Lo dice il sottosegretario alla Salute Sandra Zampa intervenendo a ‘L’Aria che tira’ su La7.