L’incredibile e inquietante caso di Lina Medina, la bimba di cinque anni che diede alla luce un figlio [FOTO]

E' possibile che una bimba di soli cinque anni possa restare incinta e portare a termine la gravidanza? E soprattutto: chi abusò di lei?
  • Lina Medina mamma 5 anni
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Lei si chiama Lina Medina ed è un caso quasi unico al mondo. Oggi ha 86 anni, ma è passata alla storia per un evento straordinario accadutele 81 fa, quando a soli cinque anni diede alla luce il suo primo figlio, divenendo a tutti gli effetti la mamma più giovane mai documentata in letteratura medica. Lina nacque a Tricapo, in Perù, il 23 settembre 1933 e ancora oggi il suo caso divide la comunità scientifica. E’ possibile che una bimba di soli cinque anni possa restare incinta e portare a termine la gravidanza?

Era il 14 maggio del 1939 quando Lina Marcela Medina Vásquez de Jurado diede alla luce il piccolo Gerardo, con parto cesareo, resosi necessario a causa del suo bacino di dimensioni ridotte. Qualche mese prima i genitori della piccola, Tiburcio Medina e Victoria Loza, avevano notato uno strano rigonfiamento dell’addome; temendo si trattasse di un brutto male, consultarono prima lo sciamano del villaggio e poi la portarono all’ospedale San Juan de Dios di Pisco per una visita di controllo. La diagnosi fece restare tutti a bocca aperta: Lina era incinta di 7 mesi. Il dottor Gerardo Lozada, che aveva ormai in cura la piccola, decise di fare ulteriori analisi all’ospedale di Lima, dove la diagnosi venne confermata.

Dopo solo un mese e mezzo Lina subì il parto cesareo. L’intervento fu eseguito da Lozada e dal collega Alejandro Busalleu, oltre che all’anestesista Rolando Colareta. Dopo il taglio cesareo i medici scoprirono che la piccola aveva già gli organi sessuali maturi, proprio come se fosse in piena pubertà. Il neonato venne chiamato Gerardo, come il medico che aveva curato la sua mamma, e alla nascita era un bambino sano di 2,7 kg. Di lui si occuparono i genitori di Lina e Gerardo crebbe pensando che lei fosse sua sorella. Scoprì la verità a 10 anni. Lina, oggi, ha 86 anni, ma Gerardo morì nel 1979 a 40 anni per mielofibrosi, una malattia del midollo osseo.

Più volte, nel corso dei decenni, la notizia venne smentita per poi essere di nuovo confermata da evidenze e prove scientifiche. Uno dei punti sul quale si è incentrato il dibattito è l’identità del padre del bimbo, che Lina non ha voluto rivelare. Il padre di Lina venne arrestato con l’accusa di violenza sessuale e incesto, ma si proclamò sempre innocente e poi venne scagionato per insufficienza di prove. Da adulta, Lina trovò lavoro come segretaria nella clinica di Lozada a Lima. Il chirurgo le fornì un’istruzione e le diede una mano per assicurare a suo figlio la possibilità di frequentare le scuole superiori. Si sposò con Raúl Jurado e da lui ebbe un secondo figlio nel 1972.

Il caso di Lina fu documentato in dettaglio sulla rivista medica “La Presse Médicale” dal dottor Edmundo Escomel che spiegò come i segni della pubertà erano comparsi tempo prima: la piccola ebbe il menarca tra gli otto mesi di età e i due anni e mezzo; i suoi seni si svilupparono già a quattro anni. A cinque anni Lina presentava un ampliamento del bacino e una maturazione ossea avanzata. Nonostante i dubbi della comunità scientifica, numerosi medici, tra cui alcuni esperti dell’American College of Obstetricians and Gynecologists, hanno confermato la gravidanza, sulla base di biopsie, raggi X dello scheletro fetale nell’utero e fotografie dell’epoca. (Sfoglia la gallery fotografica scorrevole in alto a corredo dell’articolo).

A distanza di 80 anni l’identità del padre rimane un mistero. I genitori fecero in modo di proteggere la privacy della figlia e non approfittarono della situazione per ricavare denaro: vollero dare alla piccola un’infanzia normale e rifiutarono le richieste di numerosi ricercatori e medici che volevano analizzare fino in fondo il suo caso. Oggi Lina è un’anziana signora che piange un figlio morto troppo in fretta e mantiene il più grande segreto della sua vita: non rivela il nome dell’uomo che a cinque anni abusò di lei.

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