Ottobre ai nastri di partenza e subito l’autunno, quello più crudo, perturbato e persino alluvionale, potrebbe associarsi all’avvio su molte regioni italiane.Proprio in coincidenza con inizio mese, infatti, un insidioso cavo depressionario atlantico potrebbe portarsi verso le nostre regioni del medio alto Tirreno e settentrionali, dando luogo a un intenso maltempo. Abbiamo già avuto modo di precisare in altre sedi che l’affondo perturbato potrebbe non raggiungere diverse altre regioni italiane, in particolare quelle del medio basso adriatico e meridionali in genere, anche la Sicilia, per via di un baricentro depressionario leggermente sbilanciato a Ovest e a Nord, al punto da non riuscire a incidere con efficacia verso tutto il Mediterraneo centrale. Alla luce degli ultimissimi aggiornamenti, anche in riferimento al medio-lungo periodo, fino alla prima metà di ottobre, il trend barico potrebbe essere sulla falsariga di quello di inizio mese, secondo il vecchio detto “il buongiorno si vede dal mattino”.
In sostanza, ci sono indicazioni affinché si protragga a oltranza una circolazione instabile oceanica, più efficace sui settori settentrionali del nostro bacino e quindi con maggior rischio di instabilità protratta per le aree del medio-alto Tirreno e del Nord Italia. Sulla mappa anomalia precipitazioni allegata e valida fino a metà mese, sono indicati, nella delimitazione in colore blu, tutti i settori maggiormente esposti alle precipitazioni e dove le piogge e i temporali potrebbero essere oltre che più ricorrenti anche temporaneamente più forti. Si tratterebbe, in particolar modo, della Liguria, dell’alta Toscana, dei settori centro-settentrionali piemontesi e della Lombardia, delle Alpi e Prealpi centro-orientali un po’ tutte, del Friuli-Venezia Giulia e del Nord Veneto. Sul resto delle aree comprese nella delimitazione in blu, ugualmente saranno possibili fenomeni diffusi, tuttavia in forma più irregolare. Sui settori in bianco, specialmente su quelli del medio Adriatico, e diffusamente su altri meridionali, anche insulari, i fenomeni potrebbero essere fiacchi e più occasionali, con un trend più sotto media pluviometrica che non in media. Infine, le aree contrassegnate in colorazione a scala di rosso, essenzialmente quelle ioniche un po’ tutte, dalla Puglia meridionale, alla Calabria ionica e le aree centro meridionali della Sicilia, sarebbero quelle dove le precipitazioni potrebbero essere decisamente più latitanti al punto da comportare una siccità più protratta e anche più evidente. Anche in riferimento alle temperature, sulle regioni del medio-alto Tirreno e su quelle settentrionali, soprattutto centro occidentali alpine e prealpine, i valori termici potrebbero attestarsi intorno alla media o spesso sotto la media. Sulle aree del medio e basso Adriatico, su quelle meridionali peninsulari in genere e sulla Sicilia, valori generalmente sopra le medie stagionali. La redazione di MeteoWeb continuerà a monitorare la tendenza del tempo nel lungo periodo, apportando quotidiani aggiornamenti.
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