Previsioni Meteo – La prima parte di settembre ha già presentato un paio di affondi instabili atlantici e un ennesimo se ne prepara nel medio lungo periodo, entro metà mese. Tuttavia, si è trattato e si tratterà ancora di medie ondulazioni del flusso instabile, non particolarmente incisive verso i settori centrali del nostro bacino, piuttosto più efficaci sull’Ovest Mediterraneo. L’azione un po’ troppo occidentale dei cavi depressionari, non ha consentito sino a ora e non consentirà ancora un coinvolgimento generale del territorio italiano nell’attività instabile, risultando offensiva solo per le aree settentrionali, e nemmeno tutte, per le isole maggiori e, in maniera decisamente limitata, per i versanti tirrenici. Le aree orientali in genere e quelle meridionali peninsulari, stanno continuando a vivere una fase piuttosto siccitosa e non ci sono molte speranze per piogge significative, almeno fino al 20 del mese o anche oltre. Le nostre indagini sul medio-lungo periodo, però, come già accennato in qualche precedente editoriale, ci mostrano una tendenza a possibile azione mediamente ciclonica più seria nel corso dell’ultima decade del mese, questa volta con probabile fulcro sulle aree medio-basse mediterranee.
Dopo un’accurata indagine su tutte le simulazioni modellistiche in riferimento a una possibile tendenza barica prevalente per l’ultima fase di settembre, viene fuori un’anomalia barica, espressa nell’immagine in evidenza, con possibile prevalenza di alte pressioni sui settori centro-settentrionali europei e falla barica proprio sul Mediterraneo centro-meridionale. Questo riscontro conferma, peraltro, quanto già rilevato in precedenti indagini, per cui la tendenza a una circolazione più instabile intorno all’Italia e, in questo caso, con maggiore efficacia sui settori insulari e centro-meridionali peninsulari, acquista via via sempre più credibilità. Ancora una volta, il fulcro depressionario, mediando l’insieme delle simulazioni sul lungo periodo, potrebbe collocarsi tra le Baleari, il Nord dell’Algeria, il Nord della Tunisia e la Sardegna, con attivazione di correnti instabili meridionali in grado di arrecare nubi e piogge frequenti, soprattutto al Centro Sud. Si tratterebbe, probabilmente, di iniziali cavi instabili atlantici, con nuclei di vorticità penetranti fino alle aree tirreniche centro-meridionali, poi con verosimili isolamenti degli stessi, per recuperi anticicloni sulla media Europa, e azione abbastanza persistente di vortici in CUT-OFF, tra i mari bassi italiani e il Mediterraneo centro occidentale. Potrebbe essere la volta buona per piogge di una certa importanza anche sulla Calabria, sulla Lucania, sulla Campania oltre che sulla Sicilia, sulla Sardegna e piogge comunque interessanti su buona parte dei settori centro-meridionali, compresi quelli adriatici. Probabilmente in un contesto barico del tipo prospettato, le regioni settentrionali potrebbero vedere piogge più irregolari e deboli tuttavia non escluse anche qui, magari meno sui settori di Nordest. Ricordiamo, naturalmente, che si tratta di tendenza e non di previsione, per cui la validità va vagliata costantemente nel corso dei prossimi giorni.