Il suono della campanella ha dato il via al nuovo anno scolastico, nell’era Coronavirus.
Protagonisti banchi nuovi, mascherine chirurgiche, gel igienizzante e distanziamento in classe e nei corridoi.
Tanta l’emozione per il rientro in aula dopo sei mesi di assenza e lontananza: non sarà però la stessa cosa rispetto agli anni passati, non ci si può abbracciare e i piccoli non potranno giocare come prima, ma, è comunque un primo passo verso la normalità.
Tanta ansia ma anche tanta voglia di ricominciare.
“Gli studenti hanno tanta voglia di tornare in classe e riappropriarsi della socialità. Questo sarà un anno complesso, lo sappiamo, ma abbiamo lavorato tanto e costruito una strategia di prevenzione che funzionerà se ognuno farà responsabilmente la propria parte. Essere a Vò è un segnale importante per un territorio che ha sofferto ma che non ha mai abbandonato gli studenti. Sarà una bellissima giornata“: lo ha affermato il Ministro Lucia Azzolina ad Unomattina, augurando buon anno scolastico a studenti e studentesse.
“Finalmente un bel suono. Quello della campanella di questa mattina, primo giorno di scuola è decisamente un bel suono“: lo ha dichiarato all’Adnkronos Francesco Passerini, sindaco di Codogno, dove oggi 4000 studenti tornano a scuola, dopo che erano state chiuse il 22 febbraio scorso all’indomani del primo caso accertato di Coronavirus in Italia. “Le lezioni si sono interrotte senza suono della campanella perché la giornata non era terminata, quindi sentirlo ora è bellissimo, emozionante e attenua i brutti ricordi dei mesi passati. Bambini e ragazzi sono contenti di tornare in classe, sorridono sotto le mascherine: meritano di tornare alla normalità, alla loro vita, a crescere con gioia senza più gli incubi che hanno dovuto vivere“. “Abbiamo lavorato tanto per essere pronti, i servizi sono tutti pronti, mascherine gel e tutto il necessario e abbiamo fatto tutto per non gravare sulle famiglie“.