I massimi responsabili politici di 11 Stati Ue si schierano apertamente a favore della proposta della Commissione europea di ridurre di ‘almeno il 55%’ le emissioni di gas a effetto serra entro il 2030. E’ quanto indica una dichiarazione comune firmata dai capi di Stato e di governo di Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Irlanda, Lettonia, Lussemburgo, Olanda, Portogallo, Spagna e Svezia. Domani il Consiglio europeo fara’ una prima discussione per modificare l’obiettivo di riduzione attualmente fissato al 40%. Non sono attese decisioni, in calendario per la riunione di dicembre.
Nella lettera viene indicato che ‘nel dicembre 2019, il Consiglio europeo ha convenuto che dovremmo raggiungere una Ue climaticamente neutra entro il 2050. La Ue ha riaffermato la sua leadership globale sul clima e l’impegno per l’accordo di Parigi, ispirando altri Stati a maggiori ambizioni. Questo impegno per la neutralita’ climatica garantisce che i nostri investimenti in risposta alla pandemia Covid-19 non riconducano al passato dipendente dai fossili‘. In tale contesto ‘sono necessarie e possibili riduzioni significative delle emissioni: accogliamo quindi con favore il piano per il Clima 2030 della Commissione europea come solida base per decidere in merito a una maggiore ambizione. Dobbiamo concordare sull’aumento dell’obiettivo climatico per il 2030 ad almeno il 55 per cento’. Si tratta di un obiettivo che dovrebbe essere seguito da proposte legislative entro giugno 2021. L’obiettivo di fondo e’ raggiungere la neutralita’ climatica entro il 2050.