Coronavirus: Bartoletti (OMCEO Roma): “Il tema non è il coprifuoco, ma tamponi e ricoveri appropriati”

Pierluigi Bartoletti: "Il tema non è la movida o il coprifuoco ma la risposta territoriale che siamo in grado di mettere in campo"
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C’e’ un allarme ingiustificato dettato dalla paura. Dovremmo riportare l’emergenza Covid sotto un piano tecnico, piu’ che politico. Se stiamo meglio rispetto al resto d’Europa non e’ un caso. Il rigore ha pagato. Ora pero’ dobbiamo smettere di spargere paura e tornare ad affidarci ai medici e agli operatori che in tutti questi mesi hanno lavorato duramente per ottenere questi risultati“: lo ha detto, all’agenzia Dire, il vicepresidente dell’Ordine dei Medici di Roma e provincia, Pierluigi Bartoletti. “Il tema non e’ la movida o il coprifuoco– ha spiegato Bartoletti- ma la risposta territoriale che siamo in grado di mettere in campo. Ci vogliono piu’ casi a domicilio e meno ricoveri impropri. Bisogna tranquillizzare le persone e spiegare loro che se le curiamo a casa non rischiano nulla. In questo momento ci sono dei ricoveri “in salsa Covid” che in altri tempi non avremmo. Per questo motivo non sono cosi’ pessimista. La situazione e’ in linea con le attese. Ma non dobbiamo sbracare“. Secondo Bartoletti e’ importante la gestione dei tamponi. “Ne vengono richiesti troppi in modo improprio. C’e’ confusione sulle norme. Il tampone non cura, ma e’ in relazione ai sintomi e consente di mettere in sicurezza i negativi. Per questo si deve fare nel momento giusto, non a prescindere, in un giorno qualsiasi. In caso contrario si va a pesare sul sistema di tracciamento, che infatti non ce la fa piu’. Nelle scuole ci sono classi che sono andate in quarantena senza criterio. Aumentare l’offerta dei drive-in riduce le attese e calma le persone, ma, a costo di ripetermi, bisogna riportare la questione a un livello tecnico”. Infine, per quanto riguarda le vaccinazioni antinfluenzali, Bartoletti ha sottolineato che “procedono a ritmo spedito, ma anche in questo caso non bisogna avere fretta, perche’ siamo a meta’ ottobre, l’influenza arrivera’ piu’ avanti e bisogna essere coperti per i primi mesi del 2021“.

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