400 persone, musica ad alto volume e due dj. È successo in un locale di Nardò, nel Salento, ora chiuso per 5 giorni per non aver rispettato le norme anti-Covid durante l’evento. Ieri sera, durante un controllo, la polizia ha disposto la chiusura del locale, ‘La Fabbrica’. Per le dimensioni delle sale e per le modalita’ con le quali erano organizzati gli spazi interni in rapporto al numero degli avventori, gli agenti hanno accertato che non veniva garantita la tutela della salute dei presenti, in una situazione di alto rischio contagio.
Il controllo, che si e’ svolto in un clima di forte ostilita’, si e’ concluso con la chiusura temporanea dell’esercizio commerciale.
Festa a Pontinia con 80 persone: “Irresponsabili”
Anche nel Lazio, precisamente a Pontinia, le forze dell’ordine hanno interrotto una festa che violava le regole anti-Covid. Una festa di matrimonio con più di 80 partecipanti ha fatto scattare un blitz dei carabinieri. “E’ grave e da irresponsabili quanto accaduto a Pontinia (Lt) nonostante l’ordinanza restrittiva. Non si possono più fare feste e assembramenti di questa portata che mettono in discussione la salute dei partecipanti e del resto della comunità. Questo è il tempo della responsabilità altrimenti non possiamo farcela contro il virus”, commenta l’assessore alla sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, che ha ringraziato i carabinieri “per l’impegno che stanno profondendo nell’attivita’ di controllo“.
“Quanto accaduto nel nostro Comune risulta inaccettabile. Un cospicuo gruppo di cittadini ha deliberatamente e coscientemente violato il decreto vigente mettendo tutti a rischio. Sono stati degli irresponsabili“. Così sulla pagina Facebook del Comune di Pontinia il sindaco Carlo Medici. “Condanno fermamente il comportamento di queste persone perché, per un egoismo personale, di pochi, rischiamo di vanificare il duro lavoro fatto finora per tenere a bada questo virus – spiega -. I nostri sforzi, quelli di tutte le cittadine e i cittadini di Pontinia rispettosi delle regole, attenti e responsabili che rappresentano la maggioranza della nostra comunità, sono stati vanificati facendoci passare alla ribalta delle cronache per un singolo episodio”. Medici ringrazia quindi la polizia e carabinieri intervenuti “per aver interrotto una così grave violazione della legge, mettendo a rischio la loro stessa salute pur di interrompere quel ‘festeggiamento’ e salvaguardarci tutti, perché ricordiamolo: se queste 82 persone non fossero state individuate e segnalate, sarebbero andate in giro sprezzanti delle regole con il concreto rischio di diffondere il virus in maniera incontrollabile ed irreversibile. Il lavoro delle Forze dell’Ordine è più che mai fondamentale in questo memento”.
Il sindaco spiega che è già partita la collaborazione con la Asl Provinciale di Latina e con la Regione Lazio per provvedere ad effettuare i controlli sanitari necessari per scongiurare la creazione di un cluster e la sua diffusione. “Lo ripeto ogni settimana, bisogna tenere alta la guardia, il pericolo non è passato“, conclude ricordando che “rispettando le regole proteggete voi stessi e chi vi circonda. Non siate irresponsabili. Non siate egoisti. Ne và della salute di tutti noi“.