“Siamo sulla lama di un rasoio, se non interveniamo subito tra due o tre settimane rischiamo di ritrovarci come in Francia, Spagna e Gran Bretagna“: è quanto ha dichiarato, in un’intervista a La Stampa, Walter Ricciardi, in riferimento all’aumento dei contagi, aggiungendo che “siamo sulla lama di un rasoio. Se non rinforziamo l’attività di testing con uomini e tamponi, se non attrezziamo i servizi sanitari in vista dell’influenza siamo nei guai“.
“L’errore maggiore lo hanno commesso personalità illustri della politica e della scienza alimentando l’illusione che tutto fosse finito e che il virus si fosse attenuato – dice Ricciardi – Ma se i contagi non si azzerano la curva epidemica inevitabilmente riprende a salire. Tanto più quando si inducono le persone ad abbassare la guardia. Se non interveniamo subito, tra due, tre settimane rischiamo di trovarci nella stessa situazione di Francia, Spagna e Gran Bretagna“.
“I numeri ci dicono che siamo ancora in una fase di contenimento, nella quale rispettando bene le regole che ci siamo dati possiamo invertire il trend. Altrimenti saremo costretti a passare alla fase di mitigazione, con chiusure a livello locale. Ma dobbiamo assolutamente evitarlo. Il problema non sono gli orari dei locali, ma il rispetto delle regole che ci sono già. Se non le faccio rispettare è un problema, tanto prima che dopo le 23“.