Tra le opzioni possibili che la Regione Lombardia ha sul tavolo e che sulla base di valutazioni giornaliere e costanti con il suo Cts prenderà in considerazione per fronteggiare la seconda ondata di coronavirus ci sono: gli ingressi scaglionati a scuola per alleggerire la pressione sui mezzi pubblici ed evitare affollamenti in orari di punta, lo smart working dove possibile, sempre per limitare gli spostamenti, la chiusura anticipata di alcuni esercizi pubblici. E si ipotizza un possibile lockdown a Milano.
“In questo momento occorre fare molta attenzione e riuscire a gestire gli asintomatici, che sono tantissimi e devono essere posti in isolamento. Sono casi non facilmente intercettabili e stanno alimentando la crescita dei contagi”, spiega all’Adnkronos Salute Marco Trivelli, direttore generale Welfare della Regione Lombardia. “Vediamo anche oggi una situazione di grande aumento e adesso procediamo con valutazioni ogni giorno. Il confronto con il nostro Cts regionale è diventato costante, anche stasera”, sebbene il prossimo incontro sia fissato “per venerdì. La Regione può pensare di proporre misure più restrittive rispetto al Dpcm, vedremo se bisogna fare qualcosa”.
I temi caldi su cui c’è dialogo costante sono quelli “riguardo ai quali abbiamo chiesto anche al ministero nei giorni scorsi: orari differenziati per l’ingresso nelle scuole per poter differenziare i percorsi e l’affluenza sul trasporto pubblico locale, anticipare la chiusura di alcuni esercizi pubblici, incentivare lo smart working, dove possibile tornare a lavorare a domicilio e riuscire a limitare ancora per qualche settimana gli spostamenti. Perché il problema vero sarà a gennaio e febbraio“, con anche la stagione influenzale nel suo pieno. “Adesso preoccupa questo esordio” con questi numeri in rialzo, “essendo l’inizio della stagione autunnale invernale”.
Pregliasco: “Possibile lockdown a Milano”
“Bisognerà, io temo, fare delle ulteriori restrizioni, sperabilmente localizzate, legate all’individuazione di focolai particolari e magari lockdown di un quartiere, di un contesto. È già successo a La Spezia, a Latina, a Roma nel recente passato e purtroppo è qualcosa che dobbiamo tenere in conto come opzione”. Lo ha detto il virologo Fabrizio Pregliasco, in un’intervista a Radio Popolare in merito a un eventuale lockdown della città di Milano. “Potrebbe essere possibile. Immaginiamolo come scenario. Lo ha fatto Boris Johnson in Inghilterra per le principali città, ma anche la Francia lo sta immaginando. Purtroppo non vedo perché noi dovremmo essere esentati – aggiunge – Posso temerlo e bisogna immaginarlo e pianificarlo, prendere interventi minori e avere soprattutto capacità di ridurre tutto ciò che è un contatto inutile, che in questo periodo va davvero posposto a periodi migliori. Bisogna vedere l’evoluzione di questi giorni, di questo weekend e da lì decidere il da farsi“, conclude.
“Non possiamo assolutamente prevedere nulla, non siamo in grado di rispondere, dovremo ascoltare i tecnici, le valutazioni che ci faranno“. Lo ha detto il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, a proposito di un possibile lockdown a Milano.