L’Italia andrà in aiuto della Cina per gestire la nutrizione dei bambini con paralisi cerebrale

Nonostante le restrizioni di viaggio dovute alla pandemia in corso, il progetto tra Italia e Cina è già stato avviato
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L’Italia in prima linea al fianco della Cina per aiutarla nello sviluppo di linee guida per la nutrizione nei bambini con paralisi cerebrale. E’ l’obiettivo del progetto pilota coordinato Claudio Romano, direttore della Gastroenterologia Pediatrica dell’Università di Messina, che coinvolgerà 6 ospedali cinesi. In Italia sono circa 250.000 i bambini con paralisi cerebrale, in Cina l’incidenza è simile a quella europea, ovvero 2 nuovi casi ogni 1000 nuovi nati. Mancano però i supporti necessari per cure innovative e ci sono grandi difficoltà nella gestione dei pazienti.

Nonostante le restrizioni di viaggio dovute alla pandemia in corso, si è riusciti comunque ad avviare questo progetto tra Italia e Cina, che si svilupperà in due fasi: la prima vedrà l’illustrazione delle pratiche italiane ed europee nella gestione dei pazienti pediatrici con paralisi cerebrale, attraverso l’organizzazione di sessioni formative con specialisti medici in Cina per valutare lo stato attuale delle conoscenze e la possibile condivisione di strumenti di supporto; la seconda fase sarà volta alla promozione di metodiche di nutrizione specifiche per questi giovani pazienti nei diversi centri coinvolti. “E’ il primo passo di un’apertura verso l’area asiatica che va nella direzione di unire le forze e creare una sinergia – commenta Romano – Fornire alimenti completi e dispositivi di nutrizione enterale all’avanguardia migliora la qualita’ e aspettativa di vita del paziente. La nostra ambizione e’ di partire dall’ambito pediatrico per arrivare ad avere gli stessi livelli di efficacia anche nell’adulto”.

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